La Federazione del ciclismo ora punta sul Velodromo: chiesta anche una tappa del Giro

La Federazione del ciclismo ora punta sul Velodromo: chiesta anche una tappa del Giro
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:42

C'è l'impegno della Federazione ciclista italiana (Fci) a fare rinascere il Velodromo degli Ulivi di Monteroni. Apertura anche alla possibilità di fare passare da Lecce una tappa del Giro d'Italia. Se n'è parlato nel consiglio federale della Fci, il 6 e 7 novembre, riunitosi a Gallipoli per discutere e definire programmi e progetti. Consiglio federale che la Puglia aveva ospitato una sola volta nel lontano 1981 nella città di Bari.

Il futuro del velodromo degli ulivi


Il neo eletto alla massima carica del ciclismo italiano, Cordiano Dagnoni, ha voluto onorare un impegno assunto in occasione del campionati italiani di ciclocross, svoltisi a Lecce nel duecentesco parco di Belloluogo. Salvatore Bianco, presidente emerito del ciclismo pugliese, della Fci per 28 anni, è stato promotore di questo evento che ha saputo raccogliere intorno a più tavoli, imprenditori, autorità politiche uomini di sport, sindaci, per cercare di concretizzare una serie di risultati.


Uno su tutti l'incontro con la sindaca di Monteroni, Mariolina Pizzuto, per porre all'attenzione dei vertici del ciclismo la ultraventennale situazione del Velodromo degli Ulivi che non riesce ad uscire dal pantano, burocratico, tecnico ed economico, nel quale in passato è stato relegato da una poco accorta gestione. In particolare, precisa, Salvatore Bianco: «Se gli interventi avessero interessato il solo rifacimento del manto pista, così come si doveva, oggi l'impianto sarebbe già fruibile». E i nostri campioncini avrebbero continuato a cogliere titoli su titoli italiani, come in passato avevano fatto i vari Massimo Mannarini, Elio Aggiano, Michele Ciavarella ed altri, per finire ad Antonio Fanelli a Davide Solari che in due edizioni dei mondiali hanno sfiorato l'oro.


La sindaca di Monteroni, con dati alla mano, ha fornito utili chiarimenti sulle reali possibilità di riattivare lo storico impianto «ma non posso farmi carico da sola - ha dichiarato -, di un così pesante impegno. La Federazione non può essere passiva spettatrice ma utile e preziosa componente per portare a compimento un opera valida per l'intero paese».
Apprezzato e condiviso il suo intervento.

Infatti, non è mancato il sostegno alla sindaca di molti dei presenti, non solo di Dagnoni ma anche del lombardo Crisafulli e del toscano Forzini, due consiglieri federali affascinati dalla bellezza dell'impianto, incastonato in un parco tra ulivi, verde e una serie di impianti sportivi, che potrebbero definire il sito una vera e propria cittadella dello sport.

«Un incontro estremamente positivo che fa ben sperare per il futuro», afferma Salvatore Bianco. L'occasione del consiglio federale nel Salento apre possibilità straordinarie per il nostro territorio. Forse una partenza del Giro d'Italia da Lecce, richiesta con determinazione dall'assessore allo Sport del Comune di Lecce, Paolo Foresio.
Presente al pranzo di benvenuto al consiglio federale, unitamente al presidente del C.P. del ciclismo salentino, Sergio Quarta, che ha affiancato gli organizzatori, dando un contributo per costruire un futuro più importante.


Alla cerimonia di presentazione dell'evento il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, anche quale presidente della Provincia, nel ringraziare Salvatore Bianco per l'iniziativa ha anche annunciato il sostanziale impegno della Provincia a favore dell'impianto di Monteroni.
Il Salento ha messo sul piatto accoglienza, ospitalità e conoscenza del ciclismo, come dimostrato strutture alberghiere di Gallipoli messe a disposizione dell'evento da Attilio Caroli Caputo. L'imprenditore turistico ha chiesto e auspicato il ritorno in Puglia del Giro in cinque tappe, anche per le ricadute a livello di promozione del territorio.
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