Nei giorni scorsi, intanto, il comune di Monteroni ha firmato il protocollo d'intesa, insieme con Lequile e Copertino, per la gestione condivisa “per finalità sociali” di quei beni sottratti alla mafia che ricadono a cavallo dei confini dei tre territori. Come nel caso del riutilizzo della masseria e dell'uliveto in località “La Tenente”, in agro di Copertino, dove il 22 dicembre fu ucciso Lucio Vetrugno: una tenuta che rientra tra i possedimenti confiscati dalla Dia insieme ad un'altra proprietà nelle vicinanze (ma nel feudo di Monteroni) dove era custodita una tigre siberiana. La presa d'atto relativa all'acquisizione anche di questo e altri patrimoni strappati dallo Stato alla Scu approderà a breve in Consiglio. «Queste confische - ha ribadito all'unisono l'intera assise - sono una vittoria per la città e per la sua storia».
Gli altri argomenti in agenda invece hanno diviso gli schieramenti. Scontro sull'assestamento di bilancio che è passato con i soli voti della compagine di governo. «Lievitano i costi - ha accusato Lino Guido (Volontà Popolare) di un bilancio che a ragion veduta, tre mesi fa, abbiamo definito inattendibile: per esempio, 20mila euro di sole spese postali o 35mila euro per l'autovelox. Si facciano bandi per coinvolgere i privati e risparmiare risorse. È un'amministrazione politicamente debole, troppo condivisa e permeabile, che non vuole il dialogo e che vede complotti politici ovunque, pure sui furti agli impianti sportivi». Per il sindaco Storino, invece, «il bilancio ha avuto l'ok di tutti gli organi di controllo e le variazioni sono uno strumento usato oggi come in passato».
«Nel 2016 - ha aggiunto, poi, il capogruppo Vincenzo Toma - si partirà con Pug, piano traffico, opere pubbliche e assunzioni». Mentre, Marcello Manca (Città attiva), lamentando «un appiattimento totale sul vecchio senza alcun segnale di cambiamento», è tornato a chiedere «un taglio delle indennità per spostare risorse a favore dei cittadini». Scaramucce pure sulla mozione presentata da “Volontà Popolare” per la messa in sicurezza di via Toti: l'amministrazione l'ha bocciata ritenendola superflua e quindi irricevibile essendo già in corso la stesura di un progetto esattamente uguale all'istanza dell'opposizione.