“Sporchiamoci le mani”, buona la prima: strade e campagna liberate da 84 quintali di rifiuti

Un momento della giornata di ieri
Un momento della giornata di ieri
di Antonella MARGARITO
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Lunedì 25 Marzo 2019, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 09:12

Sporchiamoci le mani: buona la prima. Copertoni a non finire, la classica vecchia tv, un bel servizio di piatti, delle maschere carnascialesche, un tubetto di maionese nuovo nuovo, ceramiche e piastrelle varie, bottiglie di birra a gogò. Ben 60 sacchi di spazzatura pieni di scarti del mondo incivile e 84 quintali di immondizia varia raccoli in poco più di un chilometro lungo la complanare della statale 101 alle porte di Gallipoli. E centinaia di partecipanti tra associazioni, amministratori, imprenditori e, soprattutto, gente comune.
Questi i numeri dell'iniziativa di Quotidiano e Legambiente. Che fa centro ed entusiasma: «Vogliamo continuare a ripulire il Salento». È stato un grande successo. Di più: una festa di civiltà. È la prima giornata di Sporchiamoci le mani nata con l'obiettivo - dopo oltre due settimane di reportage e di foto-denuncia arrivate dai lettori - di ripulire le strade secondarie (e non solo) delle nostre città e dei nostri paesi. Utilizzate per passeggiare, fare jogging e andare in bici, ma troppo spesso preda di spazzatura selvaggia. Una giornata che si è aperta con una benedizione, quella di don Roberto Tarantino delegato del vescovo Fernando Filograna: «Il nostro stare insieme oggi non solo viene benedetto per chi ci crede ma viene detta bene anche da chi pur non condividendo la nostra fede partecipa a questa iniziativa di sensibilizzazione che Quotidiano Legambiente e tanti uomini di buona volontà hanno deciso di iniziare dicendone bene'.
Quotidiano ha squillato le trombe chiamando tutti all'appello e i salentini hanno risposto pronti a ridare dignità ad un pezzo di territorio oltraggiato e troppo spesso dimenticato. Da più parti è rimbalzata la parola divertimento - sano, allegro e responsabile - e anche la splendida giornata di sole ha fatto la sua parte. Famiglie con figli e magari con cagnolini al seguito, sindaci e politici con tanto di guanti e rastrello, così come tante associazioni, quelle che mai si tirano indietro, quando c'è da sporcarsi le mani. E poi, a dare una mano importante, anche tanti bambini e ragazzi, molto presi del ruolo consegnatogli dai grandi. «È tutto davvero molto bello ha detto il sindaco baby di Gallipoli, Giada Seccia, arrivata sul posto con il suo vice Alessia Cazzato e la mamma che pure ha indossato i guanti facendo la sua parte - ci siamo addentrati e tra l'erba abbiamo trovato un sacco di cose, bottiglie, di tutto, per me è stato tanto divertente. Mi è piaciuto tanto pulire nella natura e tra i ramoscelli». Dai grandi ai piccoli: un ideale passaggio generazionale, la migliore delle notizie possibili. «E' vero le fa eco il vicesindaco baby Alessia Cazzato - quando siamo arrivati non sembrava ci fossero tanti rifiuti lungo la strada, ma poi abbiamo trovato tanta roba tra vetro, plastica e carta. Queste iniziative bisognerebbe farle più spesso e non così raramente. Ci siamo stancante, sì, ma anche noi dobbiamo dare il nostro contributo».
Stanchi ma felici questi ragazzini armat di cappellino e guanti. Come Andrea Zitelli, studentessa del Polo 3 di Gallipoli: «Ero un po' sconsolata perché non c'è rispetto per l'ambiente e abbiamo fatto bene a collaborare con Quotidiano per questa iniziativa». Parole confortanti che lasciano intendere che, se le nuove generazioni hanno risposto così entusiasticamente, il bersaglio è stato centrato. «Abbiamo letto dell'iniziativa e abbiamo aderito per il nostro senso civico dice Lucrezia, una mamma che ha partecipato con la sua famiglia - e lo abbiamo fatto per dare l'esempio perchè le manifestazioni sono importanti ma bisogna sporcarsi le mani. La vita è un dono e dobbiamo fare in modo per conservare la natura e l'ambiente per chi viene dopo di noi».

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