«Il capo dei vigili mi minaccia»: la sindaca va dai carabinieri

«Il capo dei vigili mi minaccia»: la sindaca va dai carabinieri
di Erasmo MARINAZZO
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Domenica 30 Agosto 2020, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 14:03
Ai ferri corti sindaca e comandante della polizia municipale. Sullo sfondo i comportamenti da adottare per contenere la diffusione della pandemia da coronavirus. A Neviano il primo cittadino uscente Silvana Cafaro ha presentato ai carabinieri una denuncia contro Massimo Bianco. Il presupposto, insomma, per fare aprire in Procura un fascicolo.

Minacce, raccontano le due pagine di denuncia sporta alla stazione di Neviano. Ed anche lesioni, visto che si narra di una spinta che avrebbe fatto crollare al suolo il vicesindaco ed avvocato, nonché ex primo cittadino, Antonio Megha. E non è tutto: la sindaca battagliera ha chiesto anche che vengano interpellati Prefettura e Questura per adottare sia la sospensione dal servizio del comandante Bianco ed anche il ritiro dell'arma. Una precauzione, quest'ultima, - dice la Cafaro - per tutelare la sua incolumità.

Il tono della denuncia riferisce senza mezzi termini di un rapporto ormai da tempo logorato fra la sindaca ed il comandate: la Cafaro ha fatto presente di averlo contatto sul telefono cellulare ma di avere trovato per l'ennesima volta la linea occupata. E non per una coincidenza sfortunata, ma perché il comandate avrebbe bloccato il suo numero. Come se, insomma, non voglia avere nulla a che fare con lei.

Interpellato telefonicamente, il comandante Bianco non ha voluto rilasciare dichiarazioni, limitandosi a dire che la verità potrà emergere dalla visione dei filmati dell'impianto di videosorveglianza della stazione dei carabinieri. Quello il luogo dell'incontro che le indagini diranno se sia generato in scontro. Le tre di pomeriggio di venerdì, ma prima è necessario comprendere cosa avrebbe determinato il litigio. Per ora esiste solo la versione della Cafaro, all'autorità giudiziaria il compito di stabilire se sia fondata o quanto sarà determinante la verità raccontata dal comandante Bianco.

La sindaca ha riferito ai carabinieri che nella giornata di venerdì le è stato comunicato che tre nevianesi erano stati messi in quarantena perché entrati in contatto con una persona risultata positiva. In seguito ha notato parlare a distanza ravvicinata e senza mascherina il medico di una di queste persone ed il comandante della polizia municipale. Allo scopo di tutelare la comunità - ha precisato la Cafaro nella denuncia - di tanto ha informato con una lettera la Asl, la Prefettura, i carabinieri e lo stesso comandante. È seguita la telefonata andata a vuoto ed avendo evidentemente premura di chiedere chiarimenti, la Cafaro ha chiesto all'assessore Megha di chiamarlo con il suo cellulare.

La comunicazione, in viva voce, sarebbe scaduta ben presto in offese e minacce rivolte sia all'assessore che alla sindaca. Per questo la Cafaro si è determinata a presentare denuncia ai carabinieri. Davanti alla caserma la sorpresa: di lì a poco è arrivato in macchina il comandante Bianco. Furioso, riferisce la sindaca. Per rincarare la dose. E per assestare uno spintone a Megha. Siamo sempre sul versante dei fatti riferiti dalla Cafaro, all'inchiesta ed all'eventuale processo il compito di stabilire la verità.
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