Minacce a Parabita, rafforzato il controllo del territorio. Il prefetto: «Protezione per commissari ed ex consigliere»

Il tavolo
Il tavolo
di Daniela PALMA
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Venerdì 19 Aprile 2019, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 13:05

È un segnale forte quello arrivato stamattina a Parabita, dopo le recenti intimidazioni che hanno raggiunto i commissari straordinari del Comune e l'ex consigliere, candidato sindaco alle prossime elezioni Marco Cataldo, in una comunità già segnata da uno scioglimento per mafia. Lo Stato c'è, questo il messaggio ribadito più volte, e non lascia da soli i suoi uomini e quanti operano per la legalità. 

 


Lo ha detto con forza il prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, giunta in paese con i vertici delle forze dell'ordine locali per un vertice straordinario in Comune. Al tavolo tecnico, nella sala consiliare del Municipio, hanno preso parte anche i commissari straordinari Andrea Cantadori e Gerardo Quaranta, il capitano dei carabinieri della Compagnia di Casarano Clemente Errico, il comandante provinciale della Guardia di finanza Luigi Carbone, il viceprefetto Guido Aprea, il comandante provinciale dei carabinieri Gianpaolo Zanchi, il vicario del questore Nicola Miriello, il dirigente della Digos Lecce Gabriele De Filippi, il dirigente capo della Dia, Carla Durante. 

Sarà intensificata la presenza delle forze dell'ordine sul territorio, questo il grosso tema discusso al tavolo istituzionale, anche per garantire libertà e democrazia in vista delle prossime elezioni. Definite, poi, anche alcune misure cautelative a tutela dei commissari straordinari e del candidato Marco Cataldo, bersagli delle minacce.

Il prefetto ha voluto anche incontrare i dipendenti del Comune di Parabita, esortandoli a portare avanti il loro lavoro con serenità e fiducia, nella piena collaborazione con i commissari e con l'Amministrazione che si insedierà dopo le elezioni. «Il vostro lavoro e il vostro impegno per garantire nel quotidiano la legalità è il primo segnale della presenza dello Stato sul territorio» , ha sottolineato.

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