Accusa un migrante: "Mi ha rubato il cellulare", ma era tutto falso

I carabinieri di Gallipoli
I carabinieri di Gallipoli
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Lunedì 11 Marzo 2019, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 20:53
Ha prima finto di aver subito il furto del cellulare. Poi ha accusato un ragazzo originario del Senegal di avergli chiesto denaro per restituirgli l'apparecchio. I carabinieri, però, hanno scoperto che quel telefono era stato regolarmente venduto da M.L., 23enne di Copertino, al senegalese. E il giovane è stato quindi denunciato per simulazione di reato e calunnia. Il finto episodio di "cavallo di ritorno" è emerso durante le attività investigative condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli nel week end e che hanno interessato l'intera area ionica del Salento, in un giro di vite e di controlli a tappeto su furti, spaccio e circolazione stradale. 
Quindici le persone sorprese a fare uso di droghe di vario tipo e segnalate alla prefettura. Fra loro, anche un giovane che - fermato alla guida della propria auto - si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti di rito e, quindi, è stato denunciato. 

N.V, 55enne di Copertino, è stato denunciato per falso: fermato mentre guidava l'auto intestata a un'altra persona, ha presentato ai militari una delega falsa. 
Denuncia anche per due gallipolini di 35 e 46 anni che, fermati, hanno fornito le generalità di un parente e sono stati scoperti. 
Furto e ricettazione, invece, le accuse contestate a L.G, 49 anni, di Taviano e a T.P., 34enne napoletano e B.G., neretino 33enne. Il primo è stato sorpreso da una pattuglia dopo aver rubato alcuni vestiti in un negozio della città rivierasca ionica. Gli altri due, sono stati deferiti a piede libero per ricettazione perché sorpresi a distruggere la targa di un'auto risultata rubata. 
Deferito per guida in stato di ebbrezza un uomo di origini marocchine: ubriaco, ha causato un incidente stradale. Fortunatamente senza gravi conseguenze. 
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