Botti illegali e povere da sparo nella fabbrica dei fuochi d'artificio: arrestato il titolare

La povere nera sequestrata
La povere nera sequestrata
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 20:04 - Ultimo aggiornamento: 20:31

Il titolare di una fabbrica di fuochi d’artificio di Matino è stato arrestato con l'accusa di fabbricazione illegale di esplosivo di genere pirotecnico. Le indagini sono partite il 30 dicembre quando i poliziotti Commissariato  di Gallipoli stavano effettuando  un servizio per prevenire gli illeciti in materia di botti illegali. In quell'occasione hanno denunciato un 22enne per aver acquistato materiale esplodente, senza averne i requisiti ed il necessario titolo autorizzativo. 

Dagli accertamenti disposti dalla dirigente, il vicequestore Monica Sammati,  è emerso che quel ragazzo avesse acquistato i botti illegali in una fabbrica di fuochi d’artificio. Pertanto, nella giornata di ieri è stato disposto un  controllo che ha visto coinvolto la squadra amministrativa della Divisione di polizia amministrativa e sociale (Pas) della Questura di Lecce e del Commissariato ddi Gallipoli, oltre al team degli artificieri del Nucleo Interregionale della Questura di Bari.  

 

I  poliziotti hanno effettuato la verifica della tenuta regolare  del registro delle operazioni giornaliere di carico e scarico, nonché dei requisiti di sicurezza connessi all’attività di deposito e fabbricazione di materiale esplodente. 
All’esito del controllo sono stati  sequestrati: 75 Kg. di esplosivo (“polvera nera”), proveniente da un ciclo illegale di produzione, così come riscontrato in flagranza dagli artificieri che hanno effettuato una campionatura  del materiale oltre che ad una prova empirica, avendo subito conferma che si trattasse di “polvere nera”; 270 candelotti denominati “Rambo 3”, del peso di 48 grammi ciascuno, con etichettatura posticcia priva del marchio CE, identici a quelli sequestrati in occasione del controllo dello scorso 30 dicembre.
Il materiale sequestrato, è stato fatto esplodere dagli artificieri  secondo le procedure di sicurezza vigenti così come disposto dall’autorità giudiziaria. 
La Divisione Pas della Questura di Lecce procederà all’istruttoria della pratica finalizzata alla revoca della licenza.
Al termine di tutte le operazioni, Sl:l. 44 anni, di Matino,  titolare della fabbrica, è stato messo agli arresti domiciliari.

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