Matino, una statua per ricordare le vittime del covid

Matino, una statua per ricordare le vittime del covid
di Daniela PALMA
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Giovedì 4 Novembre 2021, 09:18

Un monumento dedicato a quanti hanno perso la vita a causa della pandemia, al dramma delle loro famiglie, allo straordinario impegno ed al sacrificio del personale che opera nella sanità – medici, infermieri, operatori e volontari. 

E' questo il senso della scultura che l'amministrazione di Matino, comune in provincia di Lecce, ha collocato in un'aiuola nei pressi dell’ingresso principale del Cimitero ricordando le vittime del covid. E proprio Matino ha pagato un tributo altissimo di vittime alla epidemia con quasi il 90% di ospiti della Rsa Casa Serena contagiati dal virus e numerosi decessi registrati.

La cerimonia di posa della statua è avvenuta il 2 novembre, il giorno dedicato adi defunti, ed è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale su iniziativa dell’Associazione Amici del Presepe di Matino, presieduta da Luca Cataldo.

L'opera scultorea

L’opera è del maestro Giuseppe Calò, di Collepasso, e raffigura un abbraccio tra due persone che assurge a simbolo dell’intera umanità.

La targa recita testualmente "A perenne memoria di chi, colpito da un virus letale, ci ha lasciato senza il conforto di un ultimo, intimo abbraccio. sia questo un segno di eterna riconoscenza per il loro sacrificio e per il dolore di quanti, impotenti, hanno sofferto il distacco”.

L'amministrazione comunale

«Abbiamo sposato con emozione – ha commentato il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma - l’iniziativa dell’Associazione Amici del Presepe perché riteniamo fondamentale onorare la memoria di quanti ci hanno lasciato nel corso della pandemia mondiale da Covid-19. In questo periodo drammatico abbiamo condiviso dolore e solidarietà, stringendoci e riscoprendo valori imprescindibili per tutti noi, rappresentati ora e per sempre da questo monumento. Stiamo uscendo da una emergenza tragica. E’ importante, perciò, continuare ad osservare ancora tutte le precauzioni e regole ancora in vigore, prima di poter dichiarare sconfitto questo nemico invisibile che ha portato via, con terribile e inaspettata velocità, i nostri affetti più cari».

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