Fosse Ardeatine, il meme della vicesindaca su Meloni, nazisti e antifascisti. FdI replica: «Indegno»

Lo scontro sulla pubblicazione di ElleKappa, rilanciata dall'esponente del governo cittadino di Martano, scatena lo scontro politico

Fosse Ardeatine, il meme della vicesindaca su Meloni, nazisti e antifascisti. FdI replica: «Indegno»
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Domenica 26 Marzo 2023, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 20:03

«Il Presidente Meloni ha detto, nel caso specifico, che le vittime sono state ammazzate perché italiane e non perché contrarie al regime fascista». La polemica politica scatenata dopo il discorso della premier Giorgia Meloni sulle Fosse Arderatine arriva anche nel Salento. La vicesindaca di MartanoAntonella Tremolizzo ha pubblicato sul suo profilo facebook un "meme" del discorso di Meloni - riprendendo una vignetta di Ellekappa" sulle "Forse Ardeatine" pubblicata ieri su "la Repubblica" -, provocando così lo scontro con Fratelli d'Italia che considera il gesto dell'amministratrice  "Indegno per un ruolo istituzionale".

Cosa è scritto nel post

Il post della vicesindaca: "Gli appunti di Giorgia - Tema - Le Forse Ardeatine" si legge nel post pubblicato dal vicesindaco di Martano (riprendendo una vignetta di ElleKappa) e visibile a tutti, una letterina scritta con grafia da elementari. "In quanto madre, si tratta di una cosa brutta brutta, che è successa quando i tedeschi, solo perché (nazisti cancellato) tedeschi, hanno massacrato 335 italiani solo perché (antifascisti cancellato) italiani. Però ancora non è stata chiarita la matrice!...mah!"

La risposta di FdI

«Un'uscita indecorosa - replica il circolo di Fratelli d'Italia - per chi ha un ruolo istituzionale.

Quale esempio dà ai giovani che usano i social un vicesindaco che scimmiotta le parole del Presidente del Consiglio?».

«Giorgia Meloni ha sottolineato con le sue parole il motivo del massacro: così come ogni anno ricorda i morti in foiba, stuprati e uccisi con l'unica colpa di essere italiani. Nell'ottica di unire la Nazione e non di continuare con stupidi antagonismi che esistono solo nelle teste di qualche nostalgico degli anni di piombo - continuano da Fratelli d'Italia - il Capo del Governo ha adottato la stessa linea che utilizza in una data che al vicesindaco ed all'amministrazione tutta sfugge dal primo giorno di insediamento: il 10 febbraio, Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe e dell'esodo istriano dalmata».

«Il vergognoso revisionismo messo in atto solitamente dall'amministrazione ed oggi dal vicesindaco - incalza il consigliere Cristian Farì - è qualcosa su cui ci auguriamo che tutti i martanesi di buon senso possano ragionare: forse al vicesindaco non è ben chiaro il ruolo che è chiamata a svolgere, un ruolo che passa anche dal rispetto per le Istituzioni, in primis, e tutti i cittadini. Non certamente un ruolo da ultrà da bar!. Sulla scrivania del sindaco -concludono da Fratelli d'Italia- prendono polvere dal 2019 le richieste di intitolazione di una via a Norma Cossetto ed alle vittime delle Foibe a firma sia di Gioventù Nazionale che di Fratelli d'Italia, così come mai dimenticheremo che con patetici strategemmi venne impedito ai ragazzi di ricordare le Foibe con un convegno nel 2017».

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