Maria e Adele, cento anni da inseparabili per le gemelle salentine

Maria e Adele, cento anni da inseparabili per le gemelle salentine
di Maria DE GIOVANNI
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 17:25

Maria e Adele, una storia lunga cento anni. Succede a Borgagne, nel cuore del Salento, dove domani le duegemelle centenarie taglieranno il loro importante traguardo.
Maria Antonia e Adele Bruna Gerardi sono un caso più unico che raro, perché sono tra le pochissime gemelle omozigote che festeggiano il loro secolo di storia.
Nate il 20 febbraio del lontano 1921 sono ultime di cinque figli, Angela, Antonio e Vincenzo i fratelli - ormai scomparsi - nati dai genitori Pasquale Gerardi, proprietario terriero, e Lucia Giannuzzi, casalinga. Le gemelle hanno vissuto in simbiosi dalla nascita, erano molto unite fino al loro matrimonio, quando si sono dovute dividere per causa di forza maggiore. Entrambe hanno avuto sempre gli stessi interessi, sono state due donne dedite alla famiglia e hanno tramandato i lavori artigianali di un tempo, come l'uncinetto e il ricamo. Nella piccola frazione di Melendugno infatti, le ricordano vestirsi uguali e fare le stesse cose. Entrambe si sono sposate: Maria Antonia con Oronzo Conte, un falegname, da cui ha avuto un unico figlio Peppino,bibliotecario, poeta e organizzatore dell'evento L'olio della Poesia a Serrano; mentre la gemella Adele Bruna dopo aver sposato un carabiniere, Tommaso Saracino ha avuto due figlie: Ivana e Marilù. Proprio il lavoro del marito, ha costretto Bruna a trasferirsi a Trento dove l'unico modo per rimanere in contatto con la sorella gemella era quello di scriversi lunghissime lettere.
Ma il legame non è mai cambiato: una viveva al Nord una a Sud, soffrivano moltissimo e non vedevano l'ora di riabbracciarsi: «Ricordo con quanta gioia aspettavamo gli zii e le cuginette racconta - Peppino il figlio di Maria Antonia rimasta a Borgagne, era una festa vederli arrivare, a quei tempi viaggiavano in treno, lo zio non aveva ancora la macchina. Noi cuginetti eravamo frementi e quando arrivavano da Trento carichi di ogni sorta di leccornia, eravamo ancora più felici. Ci portavano lo speck del Trentino, che qui da noi non c'era e poi non mancavano mai dolci per noi bambini».
Due donne che hanno vissuto l'una all'ombra dell'altra, quando Bruna finalmente è tornata definitivamente a Borgagne: per problemi di salute entrambe si sono spostate a casa dei rispettivi figli, una a Serrano e l'altra a Melendugno. Adesso hanno gli acciacchi della loro età, ma non dimenticano la casa di Borgagne che era il ritrovo di tutta la famiglia. Domani a causa del Covid non ci saranno feste, né loro potranno vedersi, ma sicuramente non mancherà una telefonata con il loro cellulare personale. Certamente i figli, nipoti, pronipoti e tutta la famiglia saranno orgogliosi del primato di longevità raggiunto dalle gemelle Gerardi che nel loro Dna lasciano in eredità un secolo di storia.
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