Mancata disdetta delle visite mediche a Lecce, multe da annullare

Mancata disdetta delle visite mediche a Lecce, multe da annullare
di Giuseppe MARTELLA
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Giovedì 7 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:32

«Nessun esborso sarà dovuto per le mancate disdette delle prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. L’impegno della Regione Puglia è massimo per ridurre al minimo i disagi dei pazienti che si sono visti recapitare le ingiunzioni di pagamento». Parole dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, a rinforzo di quanto da lui stesso detto in consiglio regionale in risposta a una interrogazione presentata dal capogruppo di La Puglia Domani, Paolo Pagliaro. 

Il caso

I salentini che si sono visti recapitare accertamenti relativi a prenotazioni relative all’annualità 2012 potranno così tirare un bel sospiro di sollievo. Nei mesi scorsi, infatti, la Asl Lecce aveva battuto cassa e invitato i cittadini ritenuti responsabili del mancato pagamento del ticket o dell’annullamento per tempo delle prestazioni sanitarie prenotate a pagare quanto dovuto, attraverso l’invio di sanzioni per un minimo di 39. Un fulmine a ciel in particolare per chi si era visto recapitare una lunga sequela di pagamenti. Ora la questione sembra essere più prossima a una soluzione. «Per le ingiunzioni dal 2012 e sino a quelle di cinque anni fa interviene la prescrizione – sottolinea l’assessore Rocco Palese – così come previsto dalle norme del Codice civile. Per tutte le più recenti, gli uffici e i dipartimenti regionali hanno attivato una fase istruttoria per controllare al meglio quanto e perché accaduto». In effetti, il rappresentante della giunta Emiliano aveva sottolineato le medesime osservazioni nel corso della riunione dell’assise regionale di martedì scorso. A cornice della quale, era intervenuto lo stesso consigliere Pagliaro che aveva chiesto a Palese una risposta in aula. «Nessun pagamento sarà dovuto all’Asl Lecce per la mancata disdetta delle prenotazioni.

L’ha detto – rimarca il consigliere regionale leccese - l‘assessore alla Sanità Rocco Palese, in risposta alla mia interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale. Un’iniziativa tardiva, inopportuna e sbagliata l’ha definita l’esponente della giunta, cui non verrà dato seguito».

«Buona notizia per tutti»

Il capogruppo di La Puglia Domani continua: «Diamo una buona notizia a tutti coloro che, raggiunti da questa richiesta perentoria di saldare il presunto debito entro sessanta giorni dalla notifica, erano in apprensione per l’impossibilità di dimostrare, anche a distanza di anni, l’avvenuta disdetta. Fatta il più delle volte di persona o al telefono – puntualizza Paolo Pagliaro - senza il rilascio di alcun documento da parte degli uffici». D’altra parte, l’esponente del centrodestra in consiglio regionale rammenta come vi fossero state nelle scorse settimane per molti cittadini «difficoltà nel contattare per informazioni e chiarimenti un numero a pagamento, non sempre operativo e comunque intasato, al fine di potere parlare con un operatore e spiegare le proprie ragioni».


Ma il capogruppo Pagliaro è perentorio nella conclusione: «La risposta dell’assessore Palese alla mia interrogazione è stata chiara e inequivocabile, nulla sarà dovuto per le presunte mancate disdette». Una matassa ingarbugliata che pare prossima a essere districata, dopo che negli ultimi mesi molti utenti si erano rivolti alle associazioni e agli sportelli di tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori per cercare una risposta chiara. Per legge, le prenotazioni per visite specialistiche o esami diagnostici che non si possono effettuare possono essere disdette nei due giorni lavorativi precedenti alla data prenotate senza il rischio di incorrere in una multa o in una sanzione pecuniaria. Restano ancora alcuni nodi da sciogliere, primo fra tutti quello di comprendere se chi ha pagato senza battere ciglio possa pensare a un rimborso. 
Dati che non possono essere ancora confermati con il crisma della ufficialità parlano di 7mila ingiunzioni di pagamento, pochissime quelle incassate, inviate nelle settimane passate dalla Asl di Lecce. Numeri non certi in quanto la maggior parte dei medici non hanno inoltrato la richiesta di rimborso trattandosi in larga misura di prenotazioni che riguardano il periodo di emergenza legata alla pandemia da Covid-19.

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