“Maldive del Salento", scoppia la guerra sul brand

La marina di Pescoluse
La marina di Pescoluse
di Attilio PALMA
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Sabato 26 Marzo 2016, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 21:03
“Maldive del Salento”, nuova querelle sull’uso di quello che è diventato un marchio di fabbrica di uno dei lidi più noti del Salento. Vito Vergine, il titolare del lido di Pescoluse, denuncia ancora una volta l’uso abusivo del proprio marchio aziendale e annuncia battaglia legale. Nel mirino, stavolta, un’agenzia immobiliare di Castrignano del Capo che avrebbe anteposto al nome Maldive l’articolo determinativo “le”, utilizzando la dicitura sul proprio sito internet e su Facebook.
«Segnalo quello che accade - dice Vergine su Facebook - affinché le persone che in buona fede cercano sul web località e alloggio per trascorrervi le vacanze possa diffidare da questi ormai reiterati tentativi di approfittare della popolarità del nostro marchio aziendale. “MaldiVe del Salento” è il nome del nostro stabilimento balneare in località Pescoluse nel Comune di Salve, sorto in luglio del 2000. Ogni altra azienda che utilizza il marchio lo fa in modo abusivo arrecando grave danno per l’immagine turistica di tutto il Salento».
Pronta la replica di Mariangela Cordella, dell’agenzia Cordella Immobiliare: «Ho registrato due domini “lemaldivedelsalento” nel 2007, mentre Vergine ha registrato il suo marchio nel 2010. Non capisco perché ce l’abbia con me. La mia attività è affitto di casa-vacanza, in teoria ha tutto da guadagnarci avendo un lido. Non comprendo il suo accanimento nei miei confronti: mi ha scritto già diverse volte e se questa storia va avanti sarò costretta anch’io a rivolgermi ai miei legali per tutelare la mia immagine».

Insomma, si profila un'altra battaglia a suon di carte bollate. Vergine avrebbe già dato mandato all’avvocato Alessandro De Matteis di valutare la questione. Già due anni fa, il titolare delle “Maldive del Salento” aveva avviato una causa nei confronti di un altro stabilimento balneare per lo stesso motivo, vincendo poi il contenzioso ed è ora è in attesa del risarcimento danni quantificato in 333mila euro.
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