Doccia fredda sulla statale 275, si allungano i tempi. La Commissione Via: "Svincoli e reimpianto ulivi, progetto da rivedere"

Doccia fredda sulla statale 275, si allungano i tempi. La Commissione Via: "Svincoli e reimpianto ulivi, progetto da rivedere"
di Pierpaolo Spada
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Lunedì 3 Maggio 2021, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 12:13

Doccia fredda per la statale 275 Maglie-Leuca: la Commissione Via del ministero della Transizione ecologica ha chiuso la procedura di ottemperanza del progetto definitivo del primo lotto (Maglie-Zona industriale di Tricase) con una parziale bocciatura sulle verifiche - nel caso specifico, le tutele ambientali rispetto alle indicazioni di alcuni anni fa - dell'ultimo progetto Anas che era stato, nel frattempo, rivisto. Serve un nuovo studio ambientale su molti svincoli del tracciato e sul reimpianto degli ulivi che andranno eliminati. L’effetto immediato sarà  un nuovo lungo slittamento dei tempi per la messa a bando del primo lotto del raddoppio a 4 corsie nel tratto tra Maglie e la zona industriale di Tricase. E, dunque, dell'attesa cantierizzazione a 25 anni dal concepimento del progetto di ammodernamento che oggi pesa complessivamente 370 milioni di euro.

Il parere dopo un anno di attesa

 

Partiamo dalla premessa: come stabilito nella riunione del 30 luglio 2019 al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Commissione Via avrebbe dovuto verificare l’aderenza del nuovo progetto alla Via (Valutazione d’impatto ambientarle) già rilasciata nel 2008.

Con il parere messo nero su bianco tre giorni fa (il 30 aprile) a distanza di 24 giorni dalla relativa riunione e a ben un anno dall’avvio della procedura, la Commissione Via, in prima istanza, dichiara che  “sussiste una sostanziale coerenza del nuovo progetto definitivo con il progetto definitivo come approvato con la delibera Cipe 76 del 2009”. Poi, però, la stessa Commissione Via aggiunge: “Sussistono alcune criticità nell’ambito del progetto definitivo presentato sia con riferimento alle delibere Cipe  92 del 2004 e  76 del 2009 che, intrinseche al progetto stesso, richiedono approfondimenti progettuali e/o modifiche a parti di progetto per rendere il progetto stesso coerente nelle sue parti”. 

I motivi della bocciatura: svincoli e reimpianto di ulivi

 

Ma vediamo quali sono i nodi che comporteranno una revisione del progetto. La Commissione Via rimanda l’ottemperanza di alcune prescrizioni alla fase esecutiva e, tra queste, il Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo. Ma soprattutto  - con riferimento a ben 11 svincoli lungo il tracciato tra Maglie e Tricase e a tutte le aree di reimpianto degli ulivi che dovranno essere espiantati -dispone che “dovrà procedersi con l'aggiornamento dello studio di impatto ambientale e la rinnovazione della procedura di valutazione di impatto ambientale”. E' il nodo che innescherà l’ulteriore slittamento dei tempi. Ora si attendono le decisioni Anas.

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