Maggioranza spaccata: salta la presidenza di Ria all'Urbanistica

Insediamento delle commissioni
Insediamento delle commissioni
di Francesca SOZZO
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Venerdì 20 Aprile 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 06:56
Primi dissapori in maggioranza. Civici e sinistra non trovano l’accordo e salta la presidenza dell’Urbanistica per il consigliere Ria, costretto a declinare “l’invito”. E a far uscire dall’imbarazzo la maggioranza ci pensa Michele Giordano: «Ve lo chiediamo noi: rinviate l’elezione. Trovate un nome unico e portatelo in commissione e se ricandidate Ria ve lo votiamo noi». 
Uno spettacolo «poco edificante» quello andato in scena ieri mattina in sala commissioni con la maggioranza che ha cercato di non far trasparire le tensioni nate nelle scorse ore. Alla base una questione di equilibri. Politici. Le liste di Delli Noci hanno lasciato la presidenza della commissione Urbanistica che, prima della decisione del Consiglio di Stato che ha decretato la maggioranza del centrodestra, era in mano al consigliere di Andare Oltre Massimo Fragola. Casella vuota che il Partito Democratico voleva riempire con la presidenza appunto del consigliere Lorenzo Ria che di Urbanistica se ne intende eccome. Scelta che, secondo i bene informati, non sarebbe stata presa in maniera condivisa tra tutti i componenti della maggioranza e con le liste di Delli Noci che si aspettavano una sostituzione equa: fuori un dellinociano, dentro un altro (magari Marco Nuzzaci dell’Udc). Tanto è bastato per accendere gli animi dei consiglieri di maggioranza già nella riunione pre insediamento di ieri mattina. Animi che il sindaco Carlo Salvemini ha cercato di sedare convocando i consiglieri di maggioranza ieri mattina durante una pausa dei lavori. Un confronto che pare non sia servito a nulla perché la commissione Urbanistica è rimasta senza un presidente. A proporre Ria ci ha pensato il consigliere Gabriele Molendini. Ma l’ex presidente della Provincia si è visto costretto a rinunciare: «Il mio contributo continuerò a darlo da consigliere comunale». Molendini, dunque, propone un secondo nome: Marco Nuzzaci (assente in quel momento). Ma subito arriva una contro proposta da Marco De Matteis: «Io propongo Marco Giannotta» facendo calare il gelo in sala commissioni (De Matteis ha poi chiarito di essere caduto in errore perché aveva in mano il foglio delle commissioni con i nomi errati dei componenti: in base a quello in suo possesso non c’era il consigliere Nuzzaci).
 
«È vero che siamo abituati a gestire il tutto anche in maniera amicale - ha tuonato Giordano - Ma oggi abbiamo tre proposte di presidenti che non fanno che documentare una criticità nel centrosinistra. Chiediamo - ha concluso - che ci venga fatta una proposta chiara, unica, seria, diversamente se ci sono criticità risolvetele a casa vostra». «Credo che il centrosinistra allargato - ha commentato Bernardo Monticelli Cuggiò - debba prendersi un attimo di riflessione, perché non c’è unità di vedute». Ma la maggioranza non ha mollato. Dopo il «terzo nome, arriva anche il quarto», commenta Monticelli. Ci riprovano indicando il consigliere Gabriele Molendini che però alla prima e alla seconda votazione ottiene 4 voti favorevoli e 4 contrari che non bastano per essere eletto (i componenti delle commissioni sono 9). Nulla di fatto dunque. Si tornerà in commissione lunedì, forse alle 12 con la maggioranza che in queste ore dovrà trovare la quadra su un nome che possa andare bene a tutta la maggioranza. Salvo ulteriori screzi. 
A margine della commissione il consigliere Nuzzaci ci ha tenuto a precisare: «Durante i lavori che vedevano impegnati i consiglieri ad esprimere un voto sui presidenti delle commissioni consiliari mi son dovuto assentare temporaneamente per un’urgenza lavorativa. Nessun problema con Ria riguardo alla presidenza della Commissione Urbanistica e maggioranza saldissima». 
Non hanno trovato alcun intoppo invece i presidenti delle altre commissioni consiliari con il centrodestra che si è sempre astenuto durante il voto e con il 5 Stelle, Fabio Valente, che ha votato a favore di Giorgio Pala proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Michele Giordano quale presidente della decima commissione Controllo e Garanzia. 
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