Giallo sulla morte del madonnaro leccese: era stato trovato in strada ferito alla testa. Aperta un'inchiesta

Giallo sulla morte del madonnaro leccese: era stato trovato in strada ferito alla testa. Aperta un'inchiesta
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Martedì 12 Ottobre 2021, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 12:36

Una vita sulla strada, dove le sue opere incantavano passanti e turisti. Poi la morte, su cui ora è giallo. E' morto ieri Leonardo Vitale, 69 anni, artista di strada che da anni si spostava da Oria a Lecce, dove viveva disegnando immagini sacre per le vie del centro: tra Piazza Sant'Oronzo e via Trinchese in prossimità del Teatro Apollo. Impossibile non avere incrociato la sua arte tracciata sull'asfalto. L'uomo è stato trovato in una pozza di sangue e trasportato in ospedale dove Vitale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, poi il coma. Vitale non ce l'ha fatta.  

L'aggressione nei pressi della stazione

Leonardo Vitale si spostava dalla sua città al capoluogo salentino prendendo il treno e conosceva bene la zona della stazione. Nella notte di venerdì 7 ottobre era stato ritrovato privo di sensi nei pressi di via Don Bosco con diversi traumi al capo. L'uomo era anche stato derubato dei suoi colori e del cellulare. Ad avvisare le forze dell'ordine un passante rimasto anonimo.

L'operazione al Vito Fazzi e il coma

I sanitari del 118 lo hanno trovato in una pozza di sangue e trasportato in ospedale dove Vitale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre l’ematoma alla testa ma purtroppo è entrato in coma subito dopo e non si è più risvegliato. Ieri il suo cuore ha smesso di battere per sempre. 

Il giallo sulla morte

Sul decesso dell'artista però è giallo: non è chiaro se a ucciderlo sia stata un'aggressione oppure una caduta accidentale: dopo la denuncia del figlio, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio e ora la famiglia chiede di visionare le telecamere nell'area per capire se qualcuno abbia aggredito il madonnaro lasciandolo in terra. Qualche settimana prima Vitale era stato derubato una prima volta del carrello con i suoi attrezzi.

Il furto era avvenuto mentre dipingeva un’immagine sacra. In quell'occasione non si era dato per vinto e aveva ricomprato tutto per tornare al suo lavoro in strada, un posto che era la sua casa e in cui invece ha trovato la morte.

Aperta un'inchiesta

Lo stato in cui è stato ritrovato ed il furto dei suoi oggetti hanno fatto ipotizzare ai suoi familiari che l’evento possa essere l’esito di una rapina finita male. E dopo la denuncia in Questura del figlio Giuseppe - assistito dagli avvocati dello “Sportello dei Diritti”- per far luce su cosa sia effettivamente accaduto nella notte di venerdì, «oggi abbiamo avuto notizia certa che il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dottoressa Giorgia Villa, ha disposto l’autopsia sulla salma. Sappiamo che in questi casi è sempre opportuno affidarsi totalmente agli inquirenti ed evitare fughe in avanti -dichiara -  rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” - . Tuttavia, la tragedia è avvenuta in una strada dove le telecamere della videosorveglianza, a detta anche delle notizie apparse sui media, sarebbero spente. E non è superfluo invitare chiunque abbia visto qualsiasi cosa, anche apparentemente irrilevante, che si faccia avanti e lo comunichi a coloro che stanno svolgendo l’indagine per risolvere quello che, non solo ai familiari, sta apparendo come un rebus».

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