Macellazione? No, grazie. Nel Salento la casa di riposo per galline vecchie che piace agli chef

Le galline
Le galline
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 12:10

Si chiama “Uovo perfetto”, ma per i romantici con una passione vera per gli animali si potrebbe definire una casa di riposo per galline, tutt'altro che in disarmo. Solo cresciutelle. Galline salvate dalla macellazione e felici, oggi, al punto da produrre uova speciali, gustose, sane, perfette appunto.
“Uovo perfetto” è il nome dell'azienda di Cutrofiano creata lo scorso gennaio da Giulio Apollonio e Maira Greco grazie a un iniziale investimento di 20mila euro. Con quel denaro, i due imprenditori salentini hanno salvato 500 galline. Le prelevano dagli altri allevamenti, che le ritengono ormai “a fine carriera”: dopo un anno e mezzo le galline hanno un calo fisiologico di produzione di uova e, quindi, finiscono al macello. Maira e Giulio invece - come hanno spiegato al Gambero Rosso - le salvano, acquistandole a due euro l'una, e donando a loro una vecchiaia serena e ai pulcini maschi un futuro, giacché nei normali allevamenti i poveri piccoli “improduttivi” vengono uffici per asfissia.
Come ogni buona “gallina vecchia”, le ragazze di Maira e Giulio resistono di più di una giovane pollastra, si acclimatano meglio ai 25mila metri quadrati all'aperto dove razzolano felici, mangiando semi di avena, orzo, grano, raccolti direttamente nei campi adiacenti.
Ce ne sono di razze diverse: livornesi, campagnole, Isa Brown, Araucana, «una razza antica - spiegano gli imprenditori - che quasi nessuno utilizza per la produzione delle uova da consumo umano perché producono davvero poco. Ma le loro uova sono verdi e dal gusto più selvatico!». 
In poco tempo l'“Uovo Perfetto” è diventato un progetto condiviso anche da molti chef della zona, come per esempio gli stellati Bros'. E sposato dai cittadini comuni che, da qualche tempo, possono raggiungere un self farm nel parco, aprire la cassetta e prendere le uova che ci sono all'interno, lasciando il denaro corrispondente. 
«Da noi le galline moriranno di morte naturale» dicono ancora Maira e Giulio. Felici e contente, come in ogni favola che si rispetti. 

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