Un lupo fra i turisti del Salento: ancora un avvistamento. Il sindaco di Otranto: «Vietato dargli da mangiare, pronta l'ordinanza»

Un lupo fra i turisti del Salento: ancora un avvistamento. Il sindaco di Otranto: «Vietato dargli da mangiare, pronta l'ordinanza»
di Paola ANCORA
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Sabato 20 Giugno 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 17:13

Un primo avvistamento, poi il secondo: in spiaggia, fra lettini e ombrelloni dei lidi e delle strutture ricettive che cominciano a riempirsi. Oppure nella pineta che incornicia la dolce costa otrantina, nella zona di Alimini. Dopo il Capo, l'oasi delle Cesine e l'area ionica al confine col Tarantino, il lupo è tornato a popolare anche questo tratto del litorale del Salento, dove la sua presenza è stata segnalata con costanza a partire dal 2015 e dove, ora, a incontrarlo più spesso sono i turisti degli Alimini: spaventati, certo, ma senza motivo. Il lupo non è solito attaccare l'uomo e questo esemplare, in particolare, appare incuriosito da ciò che lo circonda. Che si tratti di un lupo - e non di una ibridazione, cioè di un incrocio fra un cane e un lupo - lo confermano gli enti che l'11 giugno scorso, alla luce delle segnalazioni arrivate da più parti, si sono riuniti in un tavolo tecnico convocato dal sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, per fare il punto della situazione e capire come affrontarla.

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I rappresentanti del Parco regionale Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase, il Comune, la Asl, l'Ispra, i Carabinieri forestali agli ordini del colonnello Ristori e la Regione (ente competente per la fauna selvatica, ndr) hanno convenuto di redigere un vademecum sui comportamenti da tenere e, per ciò che riguarda Ispra, portare avanti un censimento dei branchi presenti nella provincia, «perché - rivelano gli esperti - i caratteri fenotipici sono quelli del lupo, ma l'esemplare avvistato agli Alimini manifesta una confidenza che fa pensare». Ha prima indotto a ritenere che si trattasse, appunto, di una ibridazione; poi che il lupo sia stato tenuto in cattività, cioè rinchiuso da qualcuno con pochi scrupoli e chissà per quale scopo.

Il sindaco Cariddi, dal canto suo, per rasserenare gli animi degli albergatori ed evitare inutili allarmismi, lunedì emanerà una ordinanza per dettare ai cittadini e agli ospiti del territorio idruntino i comportamenti da tenere nel caso si incontrasse il lupo in spiaggia, per strada o in pineta, ricordando che non si deve avere paura: l'attacco all'uomo è una ipotesi remota. Tuttavia, «è importante - spiega il primo cittadino - che nessuno cerchi di avvicinare l'esemplare o di dargli da mangiare, di farci amicizia: si tratta di un animale selvatico e tale deve restare, nell'interesse dell'uomo e del lupo». Si tratta, prosegue Cariddi, «di un esemplare giovane, incuriosito da ciò che lo circonda e poco spaventato dall'ambiente antropizzato, ma mantenerlo a distanza è indispensabile. A questo servirà l'ordinanza di lunedì».

I Forestali, peraltro, proprio nel corso del vertice dell'11 giugno hanno chiarito come sia impossibile “ricacciare” indietro i lupi, praticare catture e trasferimenti: si tratta di animali capaci di percorrere diverse centinaia di chilometri in una giornata.

Dunque bisogna semplicemente agire con buon senso e rispetto per una specie tornata a popolare l'intero Sud Italia, dal quale era scomparsa circa cento anni fa. Bentornato, lupo. 

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