Luna, oggi l'ultimo viaggio e l'addio al Duomo. L'uomo alla guida dell'auto che l'ha travolta: «Non riesco a darmi pace»

Luna, oggi l'ultimo viaggio e l'addio al Duomo. L'uomo alla guida dell'auto che l'ha travolta: «Non riesco a darmi pace»
di Stefania DE CESARE
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Giovedì 18 Giugno 2020, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 08:25

Il giorno dell'addio. Saranno celebrati questo pomeriggio in Duomo, a Lecce, i funerali di Luna Benedetto, la 15enne promessa della danza morta sul colpo domenica sera nell'incidente stradale avvenuto a poche decine di metri dallo Stadio. Sotto shock il 39enne alla guida dell'auto: «Non riesco a darmi pace».

Le campane della Cattedrale suoneranno alle 16. A celebrare i funerali sarà l'arcivescovo monsignor Michele Seccia. Con lui solo la famiglia, i parenti e amici stretti. A causa delle norme anticovid, infatti, in chiesa potranno entrare solo 15 persone. Tra queste ci sarà anche il padre di Luna, l'avvocato Massimo Benedetto, che da tre mesi era bloccato in Marocco dove si trovava per lavoro.

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L'uomo è riuscito a raggiungere l'Italia nelle scorse ore con voli di linea e non poche difficoltà. Un ritorno a casa pieno di dolore per riabbracciare per l'ultima volta la sua bambina, insieme alla moglie e ai tre figli tra cui Ginevra, la sorella gemella di Luna.
Per il suo ultimo viaggio, la famiglia ha deciso di vestire la giovane da ballerina. Ieri mattina i primi addii presso la camera ardente allestita nella camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi, dove lunedì pomeriggio il medico legale Roberto Vaglio ha effettuato l'esame esterno sul corpo della ragazza.

Gli studenti del Palmieri hanno dedicato alla loro compagna la loro notte prima degli esami: i ragazzi si sono riuniti davanti all'ingresso dell'istituto per ricordare la giovane con fiori e candele.
 



Ancora sotto shock il 39enne di Melissano alla guida della Megane: «Non riesco a darmi pace per quanto è accaduto a quella povera ragazzina. Mi sono accorto della presenza dello scooter solo dopo l'urto. Non ho potuto far nulla per evitare l'impatto».
«È addoloratissimo, voleva anche partecipare ai funerali - ha aggiunto il legale Mauro Margarito -. Resta il dolore fortissimo per la ragazza, non siamo qui a speculare in alcun modo su chi abbia ragione o torto di fronte a una tragedia del genere. La velocità portata era consona allo stato dei luoghi, un'altra causa è sicuramente la strada se è vero come è vero che è stata teatro di sei incidenti mortali. Evidentemente qualcosa non funziona».

Domenica sera Luna era a bordo della Vespa guidata da un compagno di classe: insieme erano andati a comprare le pizze che poi avrebbero mangiato a casa di lei, distante appena 800 metri, in via Rapolla.
Alle 22 la tragedia: al momento della svolta, da via Giovanni Paolo II verso via Rapolla, lo schianto con una Renault Megane guidata dal 39enne di Melissano, ora indagato d'ufficio, ma risultato negativo ai test alcol o droga. L'impatto è stato devastante: la piccola Luna è morta sul colpo.

Il ragazzo alla guida dello scooter si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Fazzi. «Nei rilievi eseguiti dai vigili urbani è stato riportato strada buia con illuminazione accesa. Una strada in cui si dà oltretutto la possibilità di compiere un'inversione di marcia assolutamente pericolosa, su un rettilineo e questo è quantomeno azzardato ha fatto sapere il legale -. Purtroppo il ragazzino lo ha fatto e il prezzo lo stiamo pagando tutti con il dramma che si è consumato. Il mio cliente è ancora sotto shock. È distrutto, addolorato, non si sta dando pace per la morte della ragazzina. Le perizie ci diranno molto di più. Domani alle 13 (oggi, ndr) sarà affidato l'incarico all'ingegnere Vernaleone, noi nomineremo un nostro consulente di parte».

Sul fronte dell'inchiesta, di cui è titolare il pm Alessandro Prontera, si attendono i risultati delle analisi relative alle immagini della dash cam, la videocamera installata sul cruscotto dell'automobile che potrebbe aver ripreso gli attimi dello schianto.
(Ha collaborato Attilio Palma).

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