Lucio: «Papà mi aiutò a seppellire Noemi»

Lucio: «Papà mi aiutò a seppellire Noemi»
di Erasmo MARINAZZO
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Sabato 14 Aprile 2018, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 15:57
E ora tira fuori ancora un’altra verità sulla fine della fidanzata Noemi Durini, 15 anni, di Specchia. E sostiene che il padre lo aiutò a seppellirla sotto ad un cumulo di pietre. Una verità che come le altre - almeno sette quelle raccontate finora da L.M., di Alessano, 17 anni all’epoca dell’arresto del 13 settembre dell’anno scorso - viene valutata dagli inquirenti attendendo gli esiti della perizia di tipo biologico, genetico e molecolare su tutti i reperti sequestrati. E tenendo conto anche delle conclusioni della perizia psichiatrica: «L.M. proietta su altri intenzioni ed azioni nel concreto agite da lui». Ed ancora: «Ha compreso il disvalore e l’abnormità del gesto commesso. Proprio per tale ragione egli ha avuto la rapida e perseverante premura di allontanare da se’ ogni possibile sospetto. E, dopo la confessione, ha più volte disorientato gli interlocutori verso alterne versioni dei fatti che, per quanto goffe, sono state organizzate secondo rappresentazioni per lui giuridicamente più favorevoli».
Dunque, tanti e fondati i dubbi sulla possibilità che L.M. racconti cosa sia effettivamente accaduto. Non raccolse credibilità già la penultima versione della morte di Noemi: ad uccidere la sua fidanzata fu l’amico in comune F.N., 49 anni, di Patù, scrisse in una lettera il 5 gennaio scorso. L’uomo fu iscritto nel registro degli indagati e poco dopo venne interrogato in Procura alla presenza dell’avvocato difensore Luca Puce. Come atto dovuto, senza altro seguito.
Ha preso invece un’altra piega, al momento, l’inchiesta della Procura ordinaria e della Procura per i minorenni sull’ultima versione riferita da L.M., anche questa volta con una corrispondenza: il giovane in regime di custodia cautelare per le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, nonché di occultamento di cadavere, è stato raggiunto a Bari per essere interrogato dai pubblici ministeri Donatina Buffelli Anna Carbonara, alla presenza degli avvocati difensori Luigi Rella e Paolo Pepe.
Una procedura diversa da quella seguita per F.N., dunque. Perchè? Va ricordato che il padre di L.M. fu iscritto sul registro degli indagati per concorso in occultamento di cadavere (è difeso dagli avvocati Luigi Piccinni e Stefano De Francesco) quando il 13 settembre il ragazzo fece trovare il corpo di Noemi.
Al netto di quello che ha detto la consulenza psichiatrica sulla tendenza di L.M. di cercare di allontanare da se’ il terribile peso di aver ucciso la ragazza per cui aveva perso la testa, l’inchiesta ha ancora la necessità di spazzare via alcune zone d’ombra. In particolare l’arma mai ritrovata, quel coltello di cui venne trovato un centimetro di punta nel cranio della ragazza. E cosa L.M. fece rientrando a casa dopo aver abbandonato il corpo di Noemi nelle campagne fra Santa Maria di Leuca e Castrignano del Capo.
 
L.M. ha riferito che il padre lo avrebbe aiutato a ricoprire il corpo di Noemi di pietre. Il che - se fosse vero e la verità non è stata dimostrata ancora nemmeno a livello indiziario - renderebbe tutto più complicato per il genitore: la consulenza medico legale di Roberto Vaglio sostiene che Noemi fosse ancora viva quando finì sotto un cumulo di pietre. Respirava. Morì soffocata e non per le tante lesioni causate da colpi di pietra e pugni. Lo riferì lo stesso L.M. nel corso della perizia psichiatrica: «Quando sono andato via io, Noemi era viva. Lo so...diceva “che cogl...che cogl”, diceva. “Che mi hai fatto, che mi hai fatto”».
Si cercano riscontri all’ultima variante di questa tragedia. Anche di tipo oggettivo: le analisi nel laboratorio dei carabinieri del Ris di Roma sui reperti. Fra i quali le unghie di Noemi, per verificare se nel tentativo di difendersi abbiano trattenuto brandelli di pelle e a chi, eventualmente, appartengano. Come pure sulle tracce di sangue trovate sulla Fiat 500 di L.M. e su tutto ciò che è stato sequestrato nella casa di famiglia.
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