Anche Lopalco tra i contrari al Parco eolico a Otranto: una sfida a Emiliano?

Anche Lopalco tra i contrari al Parco eolico a Otranto: una sfida a Emiliano?
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 20:03

Si allarga trasversalmente il fronte dei no al Parco eolico nel canale d’Otranto. Sono ormai diversi i consiglieri regionali del centrodestra salentini a opporsi e c'è da registrare anche il diniego del presidente della Provincia di Lecce Minerva in quota Pd e addirittura dell'ex assessore alla Sanità Lopalco.

Consiglieri regionali e sindaci salentini dicono «no» al parco eolico nel mare dinanzi ad Otranto. Il capogruppo de La Puglia domani, Paolo Pagliaro, ha presentato una mozione in Consiglio per bloccare l'opera, mozione che è stata sottoscritta da decine di sindaci, dai consiglieri regionali Gianfranco De Blasi, Antonio Gabellone, Pierluigi Lopalco, Paride Mazzotta e dal presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva.

Il documento

«Fiancheggiarlo è scempio contro il mare, il paesaggio e la bellezza del Salento - si legge nella nota di Paolo Pagliaro condivisa da tanti rappresentanti politici - Tentare d’indorare la pillola funesta di ben cento pale galleggianti da piazzare nel mare del Salento, a pochi chilometri da una delle coste più belle al mondo, con la promessa di migliaia di posti di lavoro, è un’operazione di marketing non solo deprecabile ma assurda, visti i numeri mirabolanti di cui si favoleggia.

E si sfiora addirittura il ridicolo quando, a margine di convegni organizzati da qualche sindaco, consapevolmente o inconsapevolmente complice delle multinazionali, si annuncia un incremento del pescato grazie alle zone d’ombra create dalle pale».

«Noi non abbiamo l’anello al naso - continua ancora il documento - e alla società Odra Energia che insiste nel voler realizzare il suo mega progetto nel canale d’Otranto, ancora una volta opponiamo un muro invalicabile perché – lo ribadiamo – il danno paesaggistico che deriverebbe dall’impatto visivo di questo esercito di mostri galleggianti di quasi 300 metri d’altezza schierato nel nostro mare sarebbe irreparabile, e non c’è prezzo che possa ripagarlo e farci retrocedere, neppure di mezzo passo. Ci amareggia invece constatare che, nel fronte del no che vede uniti amministratori locali di ogni colore politico, ambientalisti e la gente del Salento, si stia aprendo qualche crepa mascherata sotto le belle parole dell’apertura e del confronto. Crepe che fiancheggiano l’ennesimo assalto al nostro paesaggio. Non possono esserci margini di trattativa su un progetto da bocciare incondizionatamente»

«Per quanto ci riguarda - è la conclusione - l’istanza presentata da Odra Energia a dicembre scorso per avviare l’iter autorizzativo è carta straccia. Il mare e la bellezza del Salento non sono in vendita».

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