Livello 11/8, viaggio nell'abbandono: a 4 anni dallo stop resta solo il degrado

Livello 11/8, viaggio nell'abbandono: a 4 anni dallo stop resta solo il degrado
di Paola COLACI
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Venerdì 1 Novembre 2019, 17:55
Luci spente, un silenzio surreale, primi segni di incuria e degrado e il portone d'ingresso serrato. La musica al Livello 11/8 non suona più dal 2015. E dell'ex mercato dei fiori che sino a quattro anni fa aveva ospitato la Casa della Musica, sulla statale 7ter a Trepuzzi, ad oggi rimane solo una scatola vuota. La 11/8 Records, casa di produzione indipendente del musicista Cesare Dell'Anna e vincitrice del bando regionale Bollenti Spiriti, è stata messa alla porta dall'Unione dei Comuni del Nord Salento il 31 dicembre 2014 a bando scaduto. E da allora sull'immobile di proprietà della Provincia di Lecce che avrebbe dovuto essere dedicato alla ricerca e alla sperimentazione artistica e aperto a concerti, spettacoli live, feste, convegni, corsi, stage e installazioni, laboratori artistici è calato il sipario. Del nuovo bando di gestione che i sindaci dei comuni di Campi Salentina, Gagnano, Salice, Novoli, Squinzano e Surbo annunciavano già nel 2014 a distanza di anni non c'è ancora traccia. E in quei 2mila metri quadri di capannone attrezzato in cui sono stati investiti centinaia di migliaia di euro tra soldi pubblici e investimenti privati tutto è fermo. Solo costi: bollette della luce da pagare e spese mensili per la vigilanza a carico dell'Unione dei Comuni per un immobile chiuso e inutilizzato. A procedere spedita, invece, è la guerra di carte bollate tra la 11/8 Records difesa dall'avvocato Antonio Lezzi e l'Unione dei Comuni. Nei cinque anni in cui la casa di produzione indipendente ebbe in gestione la Casa della Musica, infatti, secondo Dell'Anna non ci sarebbero state le condizioni per operare al meglio e per portare a termine tutte le attività previste dal progetto con cui il bando era stato vinto. A partire proprio dall'annosa guerra con Anas che riteneva non sicuro l'accesso alla struttura dalla Statale 7ter e che per lungo tempo bloccò di fatto gli eventi alla Casa della Musica. «A ciò si aggiunga il problema dell'agibilità permanente che mancava ricorda l'avvocato Lezzi e che comportò una drastica riduzione del numero di presenze consentendo una fruizione solo parziale del locale. La gestione, poi, è così andata avanti attraverso permessi temporanei per ciascun evento, onerosi e non previsti». Senza contare che per organizzare corsi e laboratori la 11/8 Records acquistò attrezzature proprie, seppure la dotazione fosse prevista dal bando. Ma tant'è. Al danno economico di una gestione solo parziale, secondo Dell'Anna si aggiunge la beffa di non aver mai potuto recuperare l'attrezzatura acquistata per rendere funzionale la Casa della Musica. «Nonostante le formali richieste di restituzione avanzata all'Unione dei Comuni, dal 2014 mixer, arredi e attrezzature da migliaia di euro di nostra proprietà sono rimaste chiuse all'interno di un contenitore che oggi è in balia di topi e degrado solo per colpa dell'assoluta mancanza di lungimiranza di politici e amministratori» tuona l'artista. Al di là dell'aspetto economico della vicenda, tuttavia, il trombettista pone l'accento su una battaglia ideologica. Anzi, un atto poetico come lui stesso la definisce: «Non è pensabile che questa struttura continui a restare chiusa chiarisce Dell'Annna . Io stesso ho proposto una gestione finalizzata a scopi sociali e condivisa con le associazioni del territorio: immagino di realizzare un moderno centro artistico a misura di disabili e dei loro accompagnatori che sia il primo e unico nel suo genere in tutta la regione».
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