Sacchi di rafia e palizzate per fermare l'erosione: il mare in tempesta rivela gli abusi del lido

Sacchi di rafia e palizzate per fermare l'erosione: il mare in tempesta rivela gli abusi del lido
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 15 Gennaio 2020, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 18:06
Sacchi di rafia sintetica e palizzate in legno infisse nell'arenile in violazione di tutte le leggi. Per questo gli uomini della Guardia costiera di San Cataldo, provincia di Lecce, hanno denunciato l'amministratore di uno stabilimento balneare in località Le Fontanelle, territorio del comune di Vernole.

Abusivismo, demolito il ristorante di fronte al mare. L'assessore: «Andremo avanti, ma servono fondi»
Ancora abusi in riva al mare: San Foca, sequestrato lido abusivo
Lidi, opere abusive in spiaggia. Sigilli ad un lido di Ugento

A far emergere gli abusi, ancora una volta, il mare e le mareggiate, che hanno spostato la sabbia e rivelato cosa era stato artatamente realizzato a supporto del lido, in piena attività nel 2018 e poi smontato su disposizione dell'autorità giudiziaria, sempre nell'ambito di un procedimento relativo alle difformità della struttura rispetto ai relativi permessi urbanistici e demaniali.

«Le opere sopra descritte - spiega la Guardia costiera -, poste a difesa del tratto di arenile in concessione dal fenomeno di erosione costiera derivante dalla naturale azione del mare, risultavano a suo tempo realizzate dal titolare dello stabilimento balneare in assenza di idonei titoli, all’interno di un sito di interesse comunitario di particolare pregio ed in area soggetta alla tutela ed ai vincoli di cui al vigente Piano Paesaggistico Territoriale approvato dalla Regione Puglia, nonché classificata con criticità alta e sensibilità media dal Piano Regionale delle Coste».
© RIPRODUZIONE RISERVATA