Lequile, un fermo per l'omicidio al bancomat. La vittima ha reagito alla rapina

Il luogo dell'agguato. Foto: Ivan Tortorella
Il luogo dell'agguato. Foto: Ivan Tortorella
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Sabato 17 Luglio 2021, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 09:14

Un uomo, un albanese di 31 anni, è stato fermato dai carabinieri: sarebbe lui l'uomo che ha premuto il grilletto di una pistola, ferendo a morte Giovanni Caramuscio, 69enne di Monteroni, ex direttore di banca in pensione che era davanti allo sportello Bancomat di Lequile, in via San Pietro in Lama, intento a effettuare un prelievo.

Si tratta di Paulin Macaj, 31 anni, albanese residente a Lequile. In casa aveva ancora l'arma del delitto: una Beretta calibro 9 corto con matricola abrasa.

L'aveva nascosta nel vaso di una pianta della sua casa, a poche centinaia di metri dal luogo dell'omicidio.

Le testimonianze

Fondamentali, nell'individuazione del presunto colpevole, le immagini delle videocamere di sorveglianza e il racconto di un testimone, che ha riferito di aver visto due persone allontanarsi subito dopo aver udito i colpi. Uno dei due aveva in mano una busta, che avrebbe gettato in un pozzo presente in un terreno in largo Cesario Panzera. Qui si sono concentrate le ricerche dei carabinieri che, con l'aiuto anche dei sommozzatori dei vigili del fuoco, hanno trovato la busta con all'interno gli indumenti utilizzati dall'uomo che aveva premuto il grilletto.

La tentata rapina sfociata nel sangue

La vittima è Giovanni Caramuscio, 69 anni anni, di Monteroni, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco. Ad agire sarebbero due rapinatori col volto coperto da mascherine chirurgiche.

L'uomo avrebbe tentato di resistere al tentativo di rapina sferrando un pugno a uno dei rapinatori che avrebbe reagito sparando e uccidendolo.

Video

Cinque in tutto i colpi esplosi dai malviventi. Come detto, due quelli andati a segno e che avrebbero determinato il decesso dell'uomo preso di mira.

 

Freddato davanti alla moglie

Insieme all'uomo, che stava prelevando del denaro allo sportello, c'era la moglie che ha assistito all'omicidio. Sul posto il 118 che ha tentato di soccorrerlo, ma a quanto pare all'arrivo dei soccorsi era già privo di vita.

Ricerche per la pistola

Questa mattina i carabinieri e i vigili del fuoco sono tornati nel luogo dell'omicidio alla ricerca dell'arma del delitto. In particolare, hanno cercato in una piccola zona alberata in largo Cesario Panzera. Accorsi anche i sommozzatori dei vigili del fuoco che si sono calati in un pozzo dove si era pensato che potesse essere stata gettata la pistola. Le ricerche non hanno però portato al ritrovamento dell'arma. E si è poi proceduto a una perquisizione mirata.

Videocamere al setaccio 


Sotto esame le immagini delle videocamere del tabaccaio che sorge proprio di fronte alla banca, che potrebbe aver ripreso i due rapinatori all'arrivo o al momento della fuga e le immagini dell'istituto di credito, alcune delle quali erano puntate proprio sul bancomat.

Chi era la vittima

Aveva 69 anni ed era di Monteroni, Giovanni Caramuscio. Ex funzionario di banca, aveva a lungo lavorato nelle filiali di Banca Intesa anche a Lecce, in Piazza Mazzini e in Piazza Sant'Oronzo. Lascia la moglie Anna e i tre figli, Stefano, Roberta e Fabio. Quest'ultimo impiegato come lui in Banca Intesa.

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