Giuliano tornato da Roma per raggiungere Lele
«Resta qui con me fratello mio»

Giuliano tornato da Roma per raggiungere Lele «Resta qui con me fratello mio»
di Ilaria MARINACI
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Lunedì 17 Settembre 2018, 14:38 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 11:07

«Resta qui con me, fratello mio». Il post è Giuliano Sangiorgi ed è comparso questa mattina sui suoi profili social. Giuliano e gli altri presidiano il reparto di Rianimazione del Vito Fazzi, dove Lele è costantemente monitorato dai medici dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito ieri. 



Lungo il corridoio per arrivare alla sala rianimazione del Vito Fazzi di Lecce, si apre una porta che dà sulla cappella. Sono in tanti a rivolgere uno sguardo verso l'interno e a farsi il segno della croce mentre raggiungono il reparto dove è ricoverato Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro, colpito ieri mattina da un'emorragia cerebrale e in prognosi riservata. Al suo fianco, sin dal momento in cui ha avuto il malore, la moglie Clio Evans, incinta all'ottavo mese. Fra poche settimane darà alla luce il loro primogenito. «È una roccia, infonde fiducia a tutti», dice chi l'ha vista.
Con lei i parenti del marito e la sua famiglia artistica. Il primo ad arrivare dei sei fratelli della band è stato il bassista Ermanno Carlà, seguito, a breve distanza, dal batterista Danilo Tasco, entrambi, come Lele, nel Salento in questi giorni. Giuliano Sangiorgi, invece, si trovava a Roma con la compagna Ilaria Macchia, anche lei in dolce attesa di una bimba, ma ha preso il primo aereo, appena saputa la notizia, ed è arrivato nel pomeriggio al Fazzi, entrando da un ingresso secondario. Andrea Pupillo De Rocco, che nel gruppo è il campionatore dei suoni e il fisarmonicista, era a Firenze ed ha raggiunto gli altri tre in serata. Da Milano Andrea Mariano è stato l'unico a rilasciare una brevissima dichiarazione, raggiunto telefonicamente dall'Ansa. «Siamo un po' travagliati in questo momento, quindi sinceramente non me la sento neanche di rispondere alle domande. Non sappiamo come si evolverà questa cosa...». Sulle condizioni di salute dell'amico non si sbilancia. «Neanche noi sappiamo nulla oltre a quello che già si sa. Bisogna aspettare un po'», ha concluso Andro che dovrebbe arrivare oggi e con lui i Negramaro saranno al completo.
Gli altri cinque si sono trincerati nel più stretto riserbo. Volti tirati e increduli, ansia percepibile a pelle, hanno affidato ai social, nel primo pomeriggio, un commovente appello a tutti i fan, preoccupati per Mr. Lele e in attesa di notizie, che hanno riempito di preghiere e incoraggiamenti la Rete. «Pensate forte forte hanno twittato dal profilo ufficiale al nostro Lele! Fortissimo». Telegrafico e poetico, com'è nel loro stile.
Attorno alla band si è creato subito il cordone protettivo e affettuoso degli amici di sempre. Chi conosce i Negramaro sa che si tratta di una piccola tribù che condivide non solo il lavoro ma anche e soprattutto il tempo libero e la passione per la musica e l'arte. Già dalla mattina hanno affollato i corridoi del Fazzi per stare vicino a Spedicato i fotografi Flavio e Frank e Daniele Coricciati, il regista Tiziano Russo (che ha firmato alcuni dei loro pluripremiati videoclip), il designer di gioielli Federico Primiceri, il sassofonista Raffaele Casarano e il batterista Mylious Johnson. Ha fatto una visita pure il cantante Antonio Castrignanò, una delle voci simbolo della Notte della Taranta. Anche per loro, silenzio, attesa e speranze. «Lele è un ragazzo giovane e forte. Ce la deve fare», sussurra più di qualcuno.
Accanto a Giuliano, distrutto da questo fulmine a ciel sereno piombato sulla band (attesa, peraltro, a novembre dal tour invernale nei palazzetti), i due fratelli, Salvatore e Luigi, da sempre manager e angeli custodi del più piccolo e più famoso della famiglia. A sincerarsi delle condizioni del chitarrista anche il prefetto di Lecce Claudio Palomba e l'assessore allo Spettacolo del Comune di Lecce Paolo Foresio.
Un via-vai incessante di persone, un affetto costante e discreto, che è durato tutto il giorno ed è terminato solo con la fine dell'orario delle visite, verso le 20.
Giuliano è uscito sempre da un ingresso secondario, mentre Ermanno, Danilo e Pupillo, circondati da tutti gli amici, sono andati via insieme dall'ingresso principale. Con loro anche Clio, abito lungo e bianco a coprire il pancione. Oggi si torna tutti da Lele per un'altra giornata di preghiere e si spera buone notizie.

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