Il via del Mare a secco, senza un bar in cui poter acquistare una bottiglia d'acqua o un caffè in una giornata di campionato, dalle alte temperature e segnata soprattutto da un alto tasso di umidità, che ha visto impeganto il Lecce contro l'Alessandria. Locali chiusi a causa di questioni legate alla convenzione tra Ente proprietario (il Comune di Lecce) e i gestorio (il club giallorosso).
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Spettatori senza acqua e l'U.S. Lecce corre ai ripari
I bar del via del Mare sono rimasti chiusi e non «per volontà» della società di calcio che dovrebbe gestire le attività in base alla convenzione, ma «dalla necessaria risoluzione di questioni afferenti ai rapporti tra l’Ente proprietario ed i già gestori di detti servizi», ga sapere il club a tarda serata in una nota.
Così la società per andare incontro alle esigenze degli spettatori che hanno sostenuto la squadra presenziando alla partita, e per alleviare la calura, «ha provveduto»,prima dell'inizio della gara (i tifosi, fa sapere la società erano già stati avvisati giovedì), «ad approvvigionare tutti i locali di primo soccorso della Croce Rossa presenti nell’impianto di scorte d’acqua, da distribuirsi gratuitamente per eventuali esigenze degli spettatori.
Al termine dell'incontro che ha registrato la vittoria dei giallorossi, l'Unione sportiva Lecce ha inviato una nota per scusarsi con i tifosi presenti del disagio che si è creato durante il match cogliendo anche «l’occasione per ringraziare le Forze dell’Ordine, i volontari della Croce Rossa Italiana e gli steward per il prezioso contributo fornito nella gestione della situazione contingente. Confidiamo infine che, dalla prossima gara interna - si legge nella nota - l’U.S. Lecce abbia la possibilità di gestire direttamente il servizio bar così come previsto dalla Convenzione in essere».
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