Lecce, il vescovo ai turisti: «Benvenuti nella bellezza di Lecce e delle nostre coste»

Lecce, il vescovo ai turisti: «Benvenuti nella bellezza di Lecce e delle nostre coste»
di Francesca SOZZO
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Sabato 2 Luglio 2022, 13:01

 «Benvenuti nella bellezza di Lecce e delle nostre coste», è il messaggio del vescovo di Lecce Michele Seccia ai turisti

Le parole del vescovo Seccia

«La Chiesa di Lecce vi accoglie come fratelli e sorelle facendo proprio l’invito di Gesù ai suoi amici: Venite in disparte, voi soli, e riposatevi un po’», dice il vescovo di Lecce Seccia nel suo messaggio ai turisti. Una città piena di gente con tanti stranieri: così si presenta Lecce già da qualche settimana. Una ripresa, quasi come il periodo di pre pandemia, che premia la città d'arte conosciuta anche per le sue splendide chiese. 

E allora perché non approfittare del posto covid - non ancora del tutto superato - per godersi un po' di meritato riposo? Senza dimenticare però, che “la fede non va mai in vacanza”.

E proprio inquesti luoghi magici, «le nostre città e il nostro mare sono i luoghi più adatti per ristabilire le relazioni interrotte ma anche per connettersi con il Signore. Spesso sentiamo dire: “la fede non va mai in vacanza”. È vero, la ricerca di Dio, il bisogno di incontrarlo e di raccontargli la nostra vita, la preghiera come relazione con il Padre sono esperienze senza scadenza - continua il vescovo -. Il tempo di Dio è sempre. Per questo, se dedichiamo qualche giorno al riposo fisico, interrompendo i ritmi della consueta routine, nel nostro cuore e nella nostra mente faremo di tutto per non sospendere il contatto privilegiato con Lui».

Il periodo di vacanza, se visuuto in questo modo, può certo rappresentare «il luogo umano migliore per riprendere - qualora si fosse allentato - il dialogo con la Bellezza eterna. Lecce e tutte le località della diocesi sono scrigni di bellezza sacra: nel visitarle non fermatevi all’esteriorità dell’arte, ma andate oltre per gustare l’operosità dell’ingegno umano, frutto della fecondità del Creatore. E se, entrando in una chiesa, avrete bisogno di un prete cui confidare le vostre ansie e le vostre fragilità, non abbiate timore di chiedere: troverete ascolto e tanta paternità. Siate attenti - prosegue - anche a incrociare con gli occhi del cuore i poveri che incontrerete agli angoli delle strade e sulle spiagge infuocate magari a vendere qualcosa nel tentativo di guadagnarsi dignità: ne troverete tanti. Non girate lo sguardo dall’altra parte».

Poi l'invito a prestare maggiore attenzione e stare vicini alla proprio famiglia: «Approfittatene pure per dedicarvi con maggiore attenzione a vostra moglie, a vostro marito, ai vostri bambini: ridarete smalto e colore alla bellezza dell’amore familiare da vivere come chiamata alla felicità e alla santità. A voi, ragazzi e giovani. Mi affido al vostro senso di responsabilità e alla virtù della prudenza. Mi raccomando: non perdete di vista la bellezza della vita che con voi è particolarmente generosa. Non mettetela mai a rischio con intemperanze inutili. La Stella del mare, che nella nostra Chiesa locale veneriamo come Madonna di Roca nel santuario che affaccia sull’Adriatico, faccia luce sui vostri passi e vi sostenga in ogni vostra scelta. Vi benedico di cuore».

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