Lecce, cantieri aperti e traffico in tilt: la rabbia degli automobilisti

Lecce, cantieri aperti e traffico in tilt: la rabbia degli automobilisti
di Paolo CONTE
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Sabato 8 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:38

Traffico in tilt in zona Mazzini e automobilisti su tutte le furie. La chiusura per i lavori di un tratto della strada di via 95 Reggimento Fanteria ha provocato ingorghi e code chilometriche dalle prime ore del mattino. Nella giornata di ieri le auto erano incolonnate già dalle 9.30. 
Dall’imbocco del lungo viale che costeggia il cantiere degli ex Massa, sino all’incrocio che conduce in piazza Mazzini, le macchine sono state bloccate tra il frastuono dei clacson generato dall’insofferenza dei guidatori.

I cantieri

I cantieri continuano a spuntare come i fiori nel cuore della città ostruendo la circolazione veicolare. Anche chi è a bordo di moto e scooter fa enorme fatica a divincolarsi dal traffico tentacolare dell’area commerciale del capoluogo leccese. E se in via 95 Reggimento Fanteria gli operai sono impegnati nei lavori per la realizzazione del nuovo complesso residenziale denominato “Giardini 95”, in via Liborio Romano l’apertura di un altro piccolo cantiere complica ulteriormente il regolare transito dei veicoli.

Gli operai stanno intervenendo sull’asfalto (acquedotto pugliese) in una zona ad angolo posta ai bordi di una carreggiata molto stretta. E gli automobilisti sono costretti a prendere le misure per svoltare a sinistra ed immettersi in una via diventata cieca: via 95 Reggimento Fanteria. Un tratto di strada dove da tempo sono stati sottratti parcheggi ai cittadini per favorire i lavori. 

I commercianti

Oltre agli automobilisti, le lamentele si moltiplicano anche tra gli operatori della zona. «Sono lavori che vanno avanti da tre anni e sinceramente siamo stanchi - dice il tabaccaio di Tabaccheria Peluso - Purtroppo l’ordinanza per la chiusura della strada non viene esposta preventivamente in maniera tale da poter avvisare la cittadinanza. Prima chiudono le strade e a cose fatte troviamo la spiacevole sorpresa. Non c’è comunicazione tra amministrazione e cittadino e dispiace molto». 
I cantieri intanto continuano ad invadere la città anche in altri quartieri. Sulla circonvallazione, all’incrocio tra viale Japigia e via Gentile, un cantiere è fermo da mesi diventando in breve tempo un ricettacolo di rifiuti.

La lettera 

Sulla questione è intervenuto l’avvocato Alfio Medea mediante una lettera inviata al Comune di Lecce. “A nome mio e in sintonia con il sentimento di vari cittadini residenti nella zona, segnalo che da vari mesi esiste su viale Japigia, all’incrocio con via Giovanni Gentile, una specie di cantiere delimitato da una rete di vaste proporzioni, che risulta aperto ma mai finora utilizzato, con la conseguenza di arrecare notevole intralcio alla libera e corretta circolazione di automobilisti e pedoni, oltre ad essere divenuto nel frattempo anche un vero e proprio ricettacolo di rifiuti presenti - si legge -. S’ignora a che pro sia stato intrapreso tale cantiere e da chi (non esistono nè mai sono stati affissi cartelli con le indicazioni di rito), ma pare che si tratti di semplici rimozioni di talune radici di alberi di pino, peraltro non particolarmente evidenti e comunque non tanto da apparire assolutamente necessarie soprattutto in un punto della strada con delle piazzole di sosta di auto a servizio di una/due sole utenze; laddove è notorio che esistano in città una serie infinita di zone con necessità di interventi manutentivi ordinari e straordinari ben più necessari ed urgenti. E tra questi proprio quelli necessari per la suddetta strada Via Giovanni Gentile nel tratto dall’incrocio fino al piazzale “de Monti”, una delle arterie più trafficate di Lecce, dove: a) l’asfalto è sconnesso in più punti con vaste buche e con i basoli dei marciapiedi divelti ,che non solo costituiscono un pericolo per i passanti, ma che agevolano il parcheggio abusivo di auto sui marciapiedi; b) le radici dei pini sono ben più evidenti e pericolose; c) i rami dei pini giungono fin sotto la sede stradale in quanto non vengono potati da decenni, a tal punto che ormai hanno oscurato anche le luci dei lampioni cittadini - conclude Medea -. Chiedo, pertanto, anche a nome di vari residenti della zona, che si provveda con urgenza ad adottare i necessari provvedimenti e interventi del caso”.

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