Auto in doppia fila e sosta selvaggia lungo i viali, gli autisti Sgm: «Pronti a fare le multe»

Auto in doppia fila e sosta selvaggia lungo i viali, gli autisti Sgm: «Pronti a fare le multe»
di Stefania DE CESARE
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Sabato 5 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:28

Auto parcheggiate sulle corsie preferenziali (anche in doppia fila) o nei pressi delle fermate, con i bus Sgm alle prese con manovre improvvisate. E su via Costa a Lecce i conducenti sono costretti a sostare per strada, creando disagi alla viabilità. Risultato? Ritardi nel trasporto locale e pericoli per l’utenza. E scatta l’appello degli autisti. Il sindacato Ugl Lecce: «Metteteci nelle condizioni di elevare multe a chi ostacola il servizio pubblico. La legge lo consente». 

Caos in città: auto posteggiate sulle corsie preferenziali e fermate intasate

Oggi giorno sempre il solito copione.

Lungo i viali le preferenziali sono prese d’assalto dagli automobilisti indisciplinati, e utilizzate per lasciare l’auto pochi minuti, con motore acceso e quattro frecce lampeggianti o, ancora peggio, sono scambiate per strisce bianche, stalli gratuiti buoni per “abbandonare” le vetture senza limiti di tempo. Un problema non nuovo per la città a cui si aggiunge anche quello della sosta selvaggia nei pressi delle fermate. Come il caso di via Costa dove i veicoli invadono quotidianamente l’area per i bus impedendo ai mezzi di accostarsi al marciapiede per le operazioni di salita e discesa dell’utenza. «I parcheggi irregolari sono un problema che riscontriamo da tempo – afferma Vito Baglivi, rappresentante sindacale Ugl Lecce -. Le preferenziali e le fermate sono utilizzati come stalli in barba alle regole. Su via Costa, ad esempio, troviamo quotidianamente le auto in sosta negli spazi dedicati a noi autisti. Soprattutto nel tardo pomeriggio. Questo ci impedisce di fare manovra e così siamo costretti a fermarci in mezzo alla strada creando problemi alla circolazione». 

L'appello degli autisti: «Ora fateci fare le multe»

E contro il caos e i disagi gli autisti sono pronti a fare la loro parte per far rispettare le regole, e soprattutto per garantire l’efficienza del servizio di trasporto. «La nostra contrattazione consente al personale di sanzionare i veicoli in sosta nelle aree riservate ai bus e nelle corsie gialle - spiega Baglivi -. Ma nonostante molti di noi abbiamo preso il patentino nessuno ci autorizza a intervenire». Nel verbale di accordo sul rinnovo della contrattazione Sgm è previsto che «tutti gli operatori di esercizio, salvo il possesso dei necessari requisiti e il superamento di apposito corso di idoneità (…) previa designazione del Sindaco, potranno essere impiegati nell’ambito delle esigenze aziendali (…) anche nello svolgimento di attività di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, di circolazione e sosta sulle corsie riservate al trasporto pubblico». 

Abilitati alle multe 44 autisti leccesi

La legge, infatti, consente ai conducenti, dopo aver superato un esame di idoneità, di multare le macchine in sosta selvaggia negli spazi riservati ai bus. E a Lecce non sono pochi quelli abilitati. Su una forza lavorativa di 66 unità, più dei due terzi hanno già completato il corso che permetterebbe loro di elevare contravvenzioni alle vetture che impediscono il libero transito ai mezzi pubblici. Una squadra di circa 44 autisti pronti a far rispettare le regole e a permettere che il servizio non subisca ritardi a scapito dell’utenza. Ma per farlo serve un via libera ufficiale. «A nostro avviso questa soluzione – aggiunge Baglivi – sarebbe efficace per scoraggiare gli automobilisti indisciplinati. Un deterrente in più contro i furbi ma non solo. Questo consentirebbe anche di alleggerire il lavoro degli agenti della municipale che, giustamente, non possono essere ovunque». E quindi, se il bus non riesce a passare perché c’è un’auto abbandonata sulle preferenziali o vicino alle fermate, il conducente con poteri “speciali” sul traffico può intervenire, annotando la targa della vettura che ostacola il mezzo pubblico ed elevare una multa proprio come un vigile urbano. «Nonostante fosse stato assicurato alle organizzazioni sindacali - conclude Baglivi - che con la riorganizzazione del Tpl sarebbe partito contestualmente anche il controllo delle fermate, a tutt’oggi non veniamo utilizzati per questo tipo di mansioni». 
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