Terremoto in Tribunale: concussione e corruzione? Nomi e accuse per giudici, avvocati e consulenti

Terremoto in Tribunale: concussione e corruzione? Nomi e accuse per giudici, avvocati e consulenti
di Erasmo MARINAZZO
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Giovedì 30 Giugno 2022, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 12:48

Terremoto giudiziario sul Tribunale fallimentare di Lecce. Perquisizioni e sequestri nell'ufficio del giudice Pietro Errede e nella sua cancelleria. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria sono stati anche in quattro studi legali e presso tre commercialisti. C'è un'inchiesta con nove indagati.

L'inchiesta della Procura

Un'inchiesta della Procura di Potenza (competente per reati contestati o subiti dai magistrati del distretto di Corte d'Appello di Lecce) che ha come filo conduttore la violazione del principio di turnazione fra i consulenti di un magistrato, tema centrale delle discussioni che si consumano quotidianamente a Palazzo di Giustizia.

Si parla anche di regali che il magistrato avrebbe ricevuto, tutte circostanze in corso di accertamento - non sono dunque verità processuali - ed anche a questo scopo sono state disposte per ieri le perquisizioni dal procuratore Francesco Curcio con i sostituti Emiliana Busto ed Elena Mazzilli. Si parla di una collana tennis, favori ed utilità varie. Vengono contestate le ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, corruzione per un atto contrario ai dover d'ufficio, concussione e turbativa d'asta. Quest'ultimo capo di imputazione riguarda una casa che risulterebbe aggiudicata ad un parente del magistrato.

Il sequestro da parte della finanza


Per cercare riscontro a quelle che al momento sono solo ipotesi, i finanzieri hanno acquisito supporti informatici, telefoni cellulari e documentazione dal giudice del Tribunale fallimentare, e componente del collegio delle Misure di prevenzione reali e personali, Pietro Errede, 55 anni, di Lecce e dagli avvocati Alberto Russi, 53 anni, originario di Galatina; Giuseppe Positano, 53 anni, di Lecce; Antonio Casilli, 59 anni, di Lecce, e Rosanna Perricci, 55 anni, di Monopoli, assessore comunale nella sua città. Nell'avviso di garanzia anche i nomi dei commercialisti-consulenti Marcello Paglialunga, 52 anni, di Nardò; Giuseppe Evangelista, 57 anni, di Lecce; ed Emanuele Liaci, 54 anni, di Gallipoli. Il decreto, infine, è stato notificato anche a Graziella De Masi, 65 anni, di Lecce, assistente giudiziaria della cancelleria del giudice Errede.

Le accuse


Sei i capi di imputazione di questa inchiesta che - indica il decreto - si è sviluppata su documenti e su fatti esposti da persone con informazioni di prima mano. Le corruzioni in atti giudiziari riguardano tre episodi. Il primo vede indagati il giudice Errede, la sua cancelliera De Masi (nel ruolo di intermediaria), il consulente Evangelista e l'avvocato Positano: secondo la ricostruzione dell'accusa, la nomina di Evangelista avrebbe violato il principio di turnazione degli ausiliari. E sarebbe avvenuta nella procedura di vendita di una casa del centro di Lecce, ponendo la condizione della nomina dell'avvocato Positano di favorire nell'assegnazione (da qui la turbativa d'asta) dell'immobile ad un parente e di versare somme di denaro alla cancelliera.
Della collana tennis si parla per la procedura fallimentare di una azienda produttrice di gioielli: l'avrebbe consegnata - anche questa una delle ipotesi in corso di accertamento - il consulente Paglialunga al giudice Errede per avere imposto la sua nomina agli amministratori incaricati. Ancora incarichi: al commercialista Liaci ed all'avvocatessa Perricci in cambio di favori e utilità di varia natura.
Infine la concussione: viene contestata al giudice ed agli avvocati Russi e Casilli. Si deve accertare la circostanza che la nomina di Casilli fosse stata imposta da Errede in una procedura di controllo giudiziario di una azienda, affinché dividesse il compenso con l'avvocato Russi, a lui vicino.
Sono ipotesi che il collegio difensivo potrà contestare chiedendo l'annullamento dei sequestri al Tribunale del Riesame e fornendo prove della liceità dei comportamenti descritti. Ne fanno parte, fra gli altri, Francesco Vergine, Amilcare Tana, Luigi Suez e Luigi Vetere.
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