Lecce, caos tavolini e permessi. Salvemini: «Manca il personale»

Lecce, caos tavolini e permessi. Salvemini: «Manca il personale»
di Stefania DE CESARE
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Domenica 21 Maggio 2023, 05:00

«Ritardi legati a più fattori, in primis carenza di personale. Non potevamo prendere una posizione per autorizzare tutti ad aprire i dehors ancorché non autorizzati. Continueremo a lavorare per rispondere alle necessità della città». Parola del sindaco Carlo Salvemini
Il primo cittadino interviene nella polemica relativa ai ritardi sul rilascio delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico ai sensi del nuovo Regolamento dehors. Da settimane, infatti, numerosi esercizi pubblici di Lecce lamentano disagi rispetto alle concessioni per gli arredi esterni.

Molte le istanze non evase

Motivo? Numerose istanze non sono state ancora evase dal settore Urbanistica e molte attività non hanno ancora il nullaosta per poter sistemare tavoli, sedie e gazebi all’esterno dei locali. Con la città che, alle porte della nuova stagione turistica, è – di fatto – divisa in due: tra chi espone comunque gli arredi per non perdere incassi (e non deludere i turisti che già chiedono di consumare all’aperto) ma rischiando la multa, e altri che attendono pazientemente il via libera ufficiale ma registrando danni economici importanti. «Abbiamo evidenziato che non vi sono negligenze dell’ufficio – spiega il sindaco Salvemini -.

Ma difficoltà e affanni legati a più ragioni. La prima è quella legata alla gestione del Pnrr da parte dei comuni, che ha impegnato il personale a un lavoro straordinario che si è aggiunto a quello ordinario; la seconda rinvia alla presenza di forti disparità Nord/Sud nella disponibilità di risorse umane nella pubblica amministrazione, che vede il Mezzogiorno fortemente penalizzato».

A Lecce mancano 300 dipendenti 

Come ricorda il primo cittadino, Lecce è costretta a fare a meno di 300 dipendenti rispetto a quelli necessari per un comune capoluogo di circa 100.000 abitanti. Con ritardi che «ce ne sono purtroppo ogni giorno». A partire dal rilascio delle carte d’identità, «che ci ha visto in sofferenza (in 5 anni l’Anagrafe è passata da 42 a 24 funzionari)», nello smaltimento della corrispondenza tramite il protocollo generale «dove operiamo con 3 dipendenti dove prima ve ne erano 16», e nel rilascio dell’autorizzazione per occupazione di suolo pubblico «dove l’unica addetta è stata affiancata da altri due funzionari per far fronte alla situazione attuale». Un lavoro – il rilascio delle autorizzazioni - che «non è una istanza che deve essere semplicemente vistata. Ma un disegno di progetto, redatto da un professionista, che deve rispondere ai criteri del regolamento comunale». I ritardi quindi, nascono, dalla combinazione di più fattori: «personale non adeguato al carico di lavoro, nuova applicazione del regolamento, validazione di progetti di allestimento che non sempre è automatica, con fisiologico allungamento dei tempi. Ricordo che l’autorizzazione rilasciata quest’anno sarà valida per più anni e alla scadenza, basterà una richiesta di rinnovo senza elaborati. Una facilitazione non da poco per gli esercenti».

Ben chiara la situazione 

Il sindaco, quindi, ha ben chiara la situazione odierna che vede occupazioni regolarmente autorizzate, altre in fase di istruttoria, con alcuni titolari di attività che sono in attesa di poter allestire i propri dehors, e altri che hanno comunque deciso di andare avanti. «Era possibile una presa di posizione del sottoscritto, come suggerito dal Quotidiano, per autorizzare tutti a poter aprire i propri dehors ancorché non autorizzati? Purtroppo no, perché sindaco e giunta sono sottoposti alla legge – sottolinea Salvemini -. E l’occupazione del suolo pubblico non è un diritto intangibile che può essere riconosciuto a tutti senza procedura di autorizzazione per la verifica dei presupposti di norma. Non possiamo, quindi, che continuare a lavorare alacremente come stiamo facendo. Chiudo dicendo che, passeggiando per Lecce, vedo comunque una città pronta ad accogliere i tanti turisti. Ed i propri residenti, che non sono meno importanti».
Intanto dall’opposizione il consigliere Andrea Pasquino, che per primo aveva acceso i riflettori sui ritardi registrati nell’iter di autorizzazione, torna alla carica chiedendo, con una nota ufficiale rivolta al sindaco e agli uffici, di avere un elenco cronologico di tutte le istanze presentate dagli esercizi pubblici e l’elenco delle domande che a oggi hanno avuto esito positivo con il rilascio della relativa autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico. Nei prossimi giorni il consigliere presenterà una nuova interpellanza per invitare l’amministrazione a fare chiarezza sui disagi. 

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