Lecce, l'Imu resta invariata ma teatri e cinema non pagano

Un cinema
Un cinema
di Paola COLACI
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Mercoledì 20 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:09

Imposta municipale unica: importi invariati e tariffe al massimo anche nel 2022 per le famiglie leccesi. E una spesa media totale annua che per l’Imu resterà pari a 1.242 euro. Del resto, sarebbe stato difficile ipotizzare “sconti”, proroghe o esenzioni: la situazione di predissesto nella quale versa ancora il Comune di Lecce nei fatti non consente all’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Salvemini acrobazie finanziarie in bilancio. Di contro, a usufruire di una agevolazione significativa sull’imposta saranno cinema e teatri leccesi. 

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Ecco gli immobili


Dal “Massimo” al “Db D’Essai” passando per il Teatro Apollo e il Politeama Greco tutti “gli immobili rientranti nella categoria D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli” saranno esonerati dal versamento dell’imposta. “A condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività ivi esercitate”. La novità è prevista, nero su bianco, nella proposta di modifica al “Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria Imu” che nella giornata di domani sarà discusso in Consiglio comunale. 
Una variazione attraverso la quale, di fatto, l’amministrazione comunale anche per l’anno in corso punta a recepire le previsioni del “Decreto di agosto” del 2020 convertito, poi, in legge.

Una norma attraverso la quale il governo per venire incontro alle attività che hanno pagato con lo stop prolungato il prezzo più alto all’emergenza Covid e alla pandemia ha previsto una serie di agevolazione ed esenzioni che restano in vigore ancora per quest’anno. Esenzioni delle quali potranno usufruire anche i proprietari degli immobili che risultino gestori delle stesse attività.

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Gli obiettivi 


Per raggiungere l’equilibrio di bilancio e garantire l’erogazione dei propri servizi, il Comune punta a reperire dal gettito Imu un importo pari a circa 30 milioni di euro. Cifra che potrebbe essere confermata in sede di Bilancio di previsione che passerà al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione già nelle prossime settimane. Un obiettivo che può essere centrato solo confermando le attuali tariffe, già al massimo. Nel dettaglio, se per prime case e alloggi popolari è prevista l’esenzione dell’imposta, da regolamento comunale in approvazione l’aliquota per l’abitazione principale categoria A/1, A/8 e A/9 - le prime case di lusso - e relative pertinenze dei soggetti passivi persone fisiche resta pari allo 0,6% con una detrazione pari a 200 euro. Aliquota all’1,1% per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari (Iacp). E anche in questo caso una detrazione pari a 200 euro.

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Le altre previsioni

E ancora, i proprietari di fabbricati rurali ad uso strumentale saranno tenuti a versare lo 0,1% sulla rendita catastale dell’immobile. Imposta all’1,06% sui terreni agricoli 1,06 per cento e stessa percentuale prevista anche per le aree edificabili mentre gli immobili ad uso produttivo. Per opifici e fabbricati di vario genere a uso produttivo rientranti nella categoria D è confermata un’Imu pari all’1,1%. Su “seconde case” e “prime case di lusso”, infine, anche nel 2022 si pagherà mediamente 621 euro. “A decorrere dal 1° gennaio 2022 - si legge ancora nel regolamento - sono esenti dall’Imu i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati. Resta obbligatoria la presentazione della dichiarazione Imu a pena di decadenza».
Rispetto alle scadenze, infine, entro il 16 giugno i cittadini leccesi proprietari degli immobili che rientrano nelle categorie per le quali è previsto il pagamento dell’imposta saranno tenuti a versare la prima rata. Saldo previsto, invece, a fine anno e scadenza fissata al 16 dicembre

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