Tassa di soggiorno non versata da 25 titolari di strutture ricettive: niente processo

Tassa di soggiorno non versata da 25 titolari di strutture ricettive: niente processo
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Venerdì 8 Luglio 2022, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:44

Sono stati prosciolti i 25 titolari di strutture ricettive di Lecce accusati di non aver versato la tassa di soggiorno. La decisione arriva dal Sergio Tosi che ha amesso la sentenza di non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste", in linea anche con quanto richiesto dai legali della difesa. 

Una decisione che arriva al termine dell'udienza preliminare dopo la modifica della norma del 2020 secondo cui l’albergatore non può essere considerato un agente contabile, di servizio pubblico di riscossione del tributo (da qui l'accusa di peculato). In base alla norma invece l'albergatore è solo un soggetto passivo d’imposta.

Dunque niente processo per i 25 titolari di varie strutture ricettive - b&b e alberghi - della città di Lecce coinvolti nell’inchiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce, Roberta Licci, e della Guardia di finanza che contestava loro l’ipotesi di reato di peculato per avere trattenuto la tassa di soggiorno che avrebbero dovuto versare al Comune di Lecce dal 2013 al 2017: dai soli 12 euro fino a circa 300mila euro della struttura a cinque stelle. Poco più di 433mila euro l’importo complessivo quantificato dall’inchiesta.

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