Lecce, stretta sugli evasori Tari in periferia: raffica di multe alle famiglie del rione San Pio

Lecce, stretta sugli evasori Tari in periferia: raffica di multe alle famiglie del rione San Pio
di Stefania DE CESARE
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Martedì 5 Ottobre 2021, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:32

Cumuli di rifiuti agli angoli delle strade e sacchetti di immondizia ammassati nelle piazzette. San Pio, a Lecce, ostaggio dell'incuria. Ma la lotta all'abbandono procede. Seppure a rilento rispetto alle previsioni.
Primo bilancio: 71 autodenunce e 43 verbali nel solo mese di settembre. Sono i numeri a 30 giorni dall'avvio nel quartiere del progetto di controllo - casa per casa, come è stato definito - promosso dal Comune per stanare gli sporcaccioni e ottimizzare la riscossione della Tari.

Il progetto

Partito circa un anno fa con il monitoraggio del rione Leuca, il progetto - realizzato dai settori Ambiente, Tributi e Polizia Locale si è spostato a San Pio, una delle zone più afflitte dal fenomeno dell'abbandono dei rifiuti anche per le strade. Tante le segnalazioni dei cittadini, che lamentano problemi di degrado tra sporcizia, schiamazzi e sicurezza. E che, tra l'altro, sono sfociate qualche settimana fa in un esposto presentato dai residenti per chiedere un intervento tempestivo del Comune.

I problemi di vivibilità del quartiere sono stati stati passati al setaccio ieri mattina in Commissione Ambiente chiesta dal consigliere di maggioranza, Alessandro Costantini Dal Sant, per porre l'attenzione «sul fenomeno dell'abbandono patologico dei rifiuti e basta fare un giro del quartiere per accorgersi del problema. Cataste di sacchetti in piazzetta Battista, così come all'incrocio tra via Fiume e via Birago solo per fare alcuni esempi. È un problema di civiltà che deve essere risolto al più presto, anche aumentando i controlli».

L'assessore


A fare il punto sui risultati ottenuti dal progetto porta a porta è stato l'assessore ai Tributi, Christian Gnoni: «San Pio è un quartiere problematico, ma non abbasseremo la guardia. La zona comprende 54 strade e 4.178 cosiddetti capi famiglia. Nel mese di settembre abbiamo raccolto 71 autodenunce, mentre sono state verbalizzate 43 multe. In più 25 famiglie hanno ricevuto il kit per la differenziata. Questo lavoro ci aiuta ad aggiornare la banca dati e così è più facile avere sotto controllo la situazione. Non si tratta solo di evasori. Ci sono casi in cui anche chi paga la Tari non fa la raccolta correttamente. È un problema complesso, ma manteniamo alta l'attenzione».


I controlli, però, procedono a singhiozzo a causa della carenza di personale. «Rispetto al lavoro svolto nel quartiere Leuca, in questo caso il coinvolgimento dei vigili a supporto dell'ufficio non è stato costante - ha spiegato il dirigente all'Ambiente, Francesco Magnolo - capiamo che ci sono delle difficoltà con la gestione del personale e non sempre è possibile avere unità a disposizione. Ma il disagio resta e rallenta i lavori. Il progetto è iniziato a giugno, ma di fatto abbiamo avviato i primi controlli a settembre».

La minoranza


Critiche dall'opposizione. Per Adriana Poli Bortone «nel quartiere non c'è solo un problema di rifiuti, ma anche di sicurezza. Che fine ha fatto il protocollo di intesa stipulato con la Finanza? Non possiamo consentire che San Pio sia vissuto in questo modo». Roberto Giordano Anguilla ha parlato di «approccio sbagliato dell'amministrazione al problema» ricordando l'esposto presentato dai residenti.
«Non abbiamo ricevuto risposte né dal Comune né da parte degli altri enti come Arpa o Asl afferma Angelo Viva, rappresentate legale dei residenti di San Pio - ma ci sono stati contatti con il settore Urbanistica che si sta muovendo per il rispetto del regolamento sull'edilizia e nel caso specifico della canna fumaria di un locale che non sarebbe a norma. Se le criticità andranno avanti non è escluso che si possa chiedere un risarcimento economico per locali e attività commerciali coinvolte».

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