Lecce, sesso in centro storico: il video diventa virale. «Ci vogliono più controlli»

Lecce, sesso in centro storico: il video diventa virale. «Ci vogliono più controlli»
di Francesca SOZZO
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Sabato 26 Marzo 2022, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 19:04

Dopo le risse e gli accoltellamenti adesso è la volta dell'incontro intimo. Non c'è pace per i residenti e i commercianti (o almeno parte di essi) di via degli Acaya e via Maremonti teatro di "bravate" tra giovanissimi. 

Ieri l'ennesimo episodio di di "degrado" in centro storico a Lecce. Il distributore automatico a pochi passi da piazzetta Santa Chiara, luogo della movida prediletto dai più giovani, si è trasformato in un "nascondiglio" - mica tanto nascosto - in cui consumare un atto sessuale in barba alla presenza di persone o eventuali telecamere. Un episodio che ha riacceso i fari sulla difficile situazione che vivono alcune della movida nel cuore della città e la richiesta di maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine.

Cosa è successo?

Due individui sono stati "pizzicati" mentre consumavano un rapporto intimo all'interno di un distributore self service di bibite a pochi passi da Piazza Sant'Oronzo. La "focosa" coppia però è stata ripresa e il video pubblicato on line è diventato virale in pochissimo tempo. La zona è stata già teatro di numerosi fatti di cronaca, dalle risse tra giovani che hanno alzato un po' troppo il gomito, all'accoltellamento di uno di essi. «Quanto accaduto in queste ore purtroppo non è un caso isolato, bensì, si tratta di una triste abitudine che fa rima con l'abuso di alcolici da parte di chi, evidentemente, non conosce il senso della misura», dichiara Andrea Fiore, consigliere di maggioranza della giunta Salvemini appartenente alla lista Noi per Lecce.

Proprio il consigliere infatti già in passato aveva chiesto più e più volte incontri con la polizia muncipale e con il comandate Donato Zacheo perché si trovasse un modo per aumentare i controlli nelle ore serali in centro storico per una maggiore sicurezza non solo degli amanti della movida ma anche per chi in quelle zone risiede o ci lavora. 

I consiglieri comunali


«Chiedo a questo punto un intervento incisivo da parte del Prefetto, affinché si possa intensificare la presenza delle forze dell'ordine nella movida a tutela di chi ha il diritto di godersi una serata serena in compagnia dei propri cari e dei propri figli - ha aggiunto -.

Parleremo anche con il Comando dei Vigili Urbani di Lecce affinché ci sia una presenza capillare nelle vie del centro.Il mio impegno nel mondo delle associazioni di categoria mi spinge a valorizzare il senso della buona movida, sicuro della qualità del servizio degli esercenti ai quali rinnoverò l'invito al rispetto delle normative vigenti», conclude Fiore che invita maggioranza e opposizione di Palazzo Carafa a prendere una posizione netta e unanime riguardo alla vicenza superando gli steccati politici in nome della serenità dei cittadini e della buona movida. 

Andrea Fiore 

Anche il presidente della commissione Attività produttive e consigliere di Noi per Lecce Gianluca Borgia chiede che vengano rafforzati i controlli. Accade infatti che non solo vi siano vendite di alcolici a prezzi modici, ma che la presenza dei distributori automatici consenta ai giovani "furbetti" l'acquisto di alcol e birra grazie all'utilizzo di tessere sanitarie di maggiorenni o addirittura di famigliari. Un malcostume che secondo il consigliere Borgia deve essere fermato: «Chiediamo dei controlli ancora più serrati in merito alla cessione degli alcolici ai minorenni; ci sono giunte segnalazioni riguardanti minori che, in possesso delle tessere sanitarie dei genitori, si riforniscono di alcolici dai self service». 

Gianluca Borgia

Sulla stessa linea anche il direttore di Confcommercio Federico Pastore, che ricorda che di concerto con l'Amministrazione Comunale «abbiamo messo a punto una sorta di manifesto che gli imprenditori hanno sottoscritto in qualità di primi custodi del centro storico. Al centro del loro operato c'è il rispetto delle regole di somministrazione degli alcolici, delle normative comunali per l'occupazione del suolo pubblico e delle emissioni sonore. Una convivenza civile tra locali della movida e residenti è il focus centrale del suddetto manifesto, oltre alla valorizzazione del territorio. Quando certi episodi incresciosi accadono si deve prenderne atto e lavorare affinché ciò non succeda più. Tutti dobbiamo fare in modo che la movida sia di tutti».


Di problema di sicurezza in centro storico parla anche Simone Zecca, titolare dell'Alibi di piazzetta Santa Chiara. «Occorre una maggiore presenza delle autorità per evitare che il degrado prenda il sopravvento nella nostra amata Lecce. Spesso e volentieri si assiste a scene poco edificanti; persone che dormono sulle scalinate del duomo o sotto la colonna di Sant'Oronzo, gente in stato visibilmente alterato intenta a fare i propri bisogni sui monumenti storici della città e tanti altri episodi di malcostume che spesso sfociano nella violenza - dichiara - Basta fare una passeggiata presso il monumento dei caduti dopo una certa ora per verificare quanto stiamo denunciando da tempo. Chiedo al Questore ed al Prefetto di ascoltarci, di dare voce al nostro malessere e al disagio nostro e dei cittadini del centro storico».

 

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