​Servizi e patronati, Cgil Lecce contro Salvemini. «Il sindaco, così ci ignori»

Servizi e patronati, Cgil Lecce contro Salvemini. «Il sindaco, così ci ignori»
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Martedì 8 Novembre 2022, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 21:42

Il Comune di Lecce sigla l'accordo con "Inps per tutti" per sostenere i cittadini  nei passaggi più impegnativi per la richiesta di Reddito di cittadinanza, bonus maternità, sostegno per le bollette di luce e gas, assegno unico, assegno di invalidità. Un "servizio" che raggiungera anche le periferie della città. Ma la Cgil insorge: «Il Patronato Inca Cgil Lecce è già presente. 

Il post del sindaco sull'accordo

Reddito di cittadinanza, bonus maternità, sostegno per le bollette di luce e gas, assegno unico, assegno di invalidità sono alcuni dei servizi offerti da Inps, ma non tutti riescono ad accedervi. PEr questa ragione, annuncia il sindaco di lecce Carlo Salvemini, «il Comune di Lecce insieme ad a Anci Puglia, alla Provincia di Lecce e alle Caritas diocesane del Salento ha sottoscritto oggi il protocollo “Inps per tutti”, per portare i servizi Inps dentro le periferie sociali della nostra città, perché la mano tesa che lo Stato offre a quanti ne hanno bisogno possa davvero raggiungere i cittadini.  Il nostro settore Welfare lavorerà fianco a fianco con Inps, per verificare per ogni cittadino che viene a contatto con i servizi sociali del Comune la sussistenza dei requisiti per la richiesta di benefici INPS. Gli addetti dell’istituto garantiranno formazione specifica ai dipendenti comunali e tutto il supporto informativo necessario per fare in modo che chi ha un diritto lo possa esercitare», conclude il primo cittadino. 

La risposta della Cgil

«Caro Carlo, non posso non prendere atto amaramente di come il protocollo sia monco e quindi rischi di non raggiungere gli obiettivi annunciati. Lo dico consapevole del ruolo e dell’importanza dell’azione quotidiana dei patronati, che da sempre offrono assistenza alle persone che vivono in condizioni di fragilità. Anche nelle periferie di Lecce: il solo Patronato Inca Cgil Lecce è presente infatti a San Pio, Santa Rosa e nel quartiere Stadio, oltreché in gran parte dei comuni della provincia - risponde Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce - Sono consapevole che alcuni cittadini possano non accedere ai diritti che spettano loro, ma la risposta non può trovarsi però nella disintermediazione o nella ricerca di un rapporto diretto ed esclusivo tra Stato e cittadino.

Certo colpisce come il Comune di Lecce, fino a poche settimane fa talmente sotto organico da rinviare sine die il rilascio delle carte di identità, sia nelle condizioni oggi di affidare ad un personale già sotto stress anche il disbrigo di pratiche di patronato. Per trasformare le idee in realtà, per citarti, occorre rendere solida fin da subito la struttura operativa, all’interno della quale i patronati già esistenti possano costituire un punto di riferimento certo ed affidabile».

«La stessa INPS per la Famiglia ci troverà sempre disponibili per concordare soluzioni che possano rendere l’attività di patronato ancor più in linea con i bisogni dei cittadini - prosgue la segretaria -  Questo per noi significa fare “rete”: conoscere il territorio, conoscere i bisogni dei cittadini, conoscere i soggetti che quotidianamente spesso nel silenzio agiscono e operano per stare vicino a chi ha più bisogno. Del resto lo abbiamo dimostrato già durante il periodo più difficile della storia recente, ossia la pandemia, quando le sedi sindacali sono rimaste aperte costituendo un presidio di coesione sociale. Preoccupa quindi che oggi dalla "rete" che evochi nel tuo post manchi proprio chi garantisce da sempre ai residenti delle periferie, fisiche e sociali, un presidio di legalità e servizi a tutela della dignità personale. Non posso che apprezzare la politica che dichiara di volersi far carico dei bisogni dei soggetti che vivono ai margini della società. Ma per evitare di perdersi nella mera propaganda, occorre avere l’umiltà di confrontarsi con chi quei cittadini li rappresenta e li incontra quotidianamente, avendo dimostrato nel tempo di sapersi far carico realmente delle loro esigenze. Cittadini spesso dimenticati o di cui ci si ricorda solo in prossimità delle scadenze elettorali, passate le quali vengono lasciati a vivere in vie e piazze abbandonate, senza servizi e in case popolari che cadono a pezzi. Qualche giorno fa ti chiedevi a che cosa serva la politica, dandoti come risposta che la politica è utile quando trasforma idee in progetti e visioni in realtà. Caro Carlo, la realtà è fatta anche di soggetti che oggi ignori. La politica deve includere».
 

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