Le reazioni, Emiliano: «Grazie al Lecce, la Puglia è in serie A».Salvemini: «Un grande cuore».

la piazza in festa
la piazza in festa
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Venerdì 6 Maggio 2022, 23:15 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:01

Città in tripudio e decine di messaggi di gioia piovono sui social. Fra i primi il sindaco della città Carlo Salvemini, con un post su Facebook. A seguire il vescovo della città barocca: «Sono davvero felice per la nostra gente - ha dichiarato a caldo, al termine della partita contro il Pordenone, l’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia -. Avrei voluto essere allo stadio stasera in segno di vicinanza alla squadra, ai tifosi e, soprattutto alla società». 

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Seccia: «il sogno dell'intero Salento dopo due anni di purgatorio»

«Questa società e questa squadra - osserva Seccia - hanno realizzato il sogno dell’intero Salento dopo due anni di purgatorio in serie B. Per questo, il mio plauso, per primo, va al presidente Sticchi Damiani e a tutti i suoi collaboratori: non è facile al sud compiere imprese come questa. L’accorta e l’intelligente gestione, lo spirito di sacrificio e la grande passione posso però fare la differenza specie quando le risorse sono limitate: solo così si possono raggiungere certi traguardi. Lecce e il Salento - sottolinea l’arcivescovo - meritano la serie A: per slancio, generosità e per capacità di abnegazione ci battono in pochi. Il tecnico Baroni e i suoi ragazzi lo hanno assorbito in fretta, ci hanno creduto fino alla fine, si sono rialzati in fretta dopo le pochissime cadute e hanno portato tutto il territorio in serie A».«Ora festeggiamo tutti insieme, possibilmente senza arrecare danni e nel rispetto delle regole - conclude -, ma poi tutti al lavoro. La società non sia lasciata da sola: avverta, a garanzia, il sostegno e l’incoraggiamento di un territorio capace di far fruttare in ogni modo questo grande successo».

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Il presidente di CamCommercio Mario Vadrucci

«Grazie al Lecce la Puglia torna in serie A.

Si tratta di un risultato sportivo di grande rilevanza che testimonia la validità del progetto sportivo e imprenditoriale della compagine societaria che regge le sorti del Lecce nonchè dei manager sportivi che affiancano quanti, con lungimiranza, hanno supportato il Presidente Sticchi Damiani nella sua opera di ricostruzione di un patrimonio che non è solo sportivo. Al di là del prestigioso risultato ottenuto dalla squadra giallorossa, alla quale va il ringraziamento entusiasta di tutti i salentini, la promozione in serie A riaccende, infatti, i riflettori, non solo sportivi, sul Salento e su tutta la Puglia. La promozione nel massimo campionato italiano provoca favorevoli effetti a catena anche nel settore turistico e nei comparti ad esso direttamente collegati, rendendo la Puglia e il Salento meta di visitatori per i quali un incontro di calcio è anche l’occasione per conoscere meglio le città (e dintorni) che ospitano il campionato, rafforzando così l’appeal dei nostri territori e dei prodotti delle nostre aziende. Forza Lecce!»

Emiliano: «La Puglia torna in serie A grazie al Lecce»


Per merito di una grande squadra e di una splendida comunità di cittadini e tifosi, la Puglia torna finalmente in serie A grazie all’Unione Sportiva Lecce.
Sostenuto da una tifoseria infaticabile, la squadra ha battuto il Pordenone conseguendo la promozione e il primato in classifica.
Grazie a tutti gli atleti, ai tifosi, ai cittadini, al Presidente Saverio Sticchi Damiani, al responsabile area tecnica Pantaleo Corvino, all’allenatore Marco Baroni e a tutto lo staff per lo straordinario risultato conseguito.
La Puglia torna così nella massima serie del campionato italiano e dall’anno prossimo potremo nuovamente seguire dal vivo il grande calcio italiano.
Complimenti di nuovo a tutti i protagonisti di questa splendida promozione!

La gioia dell'ex sindaco Paolo Perrone


Sono felice. Come ogni campionato vinto, ogni salvezza raggiunta, ogni giornata passata alla storia del Lecce e quindi della città e del Salento.
Non era scontato arrivare sin qui. Ma noi abbiamo una società di persone coraggiose che nello stesso tempo sono tifosi, tifosissimi, malati del Lecce. Che rendono quasi normali quelle che sono imprese eccezionali come questa. Dobbiamo ringraziarli. La serie A, il calcio dei campioni e dei milioni, è un grande traguardo sportivo, ma anche sociale ed economico.
Questa è la decima promozione in A, ma ho visto i giallorossi in serie B e C, contro avversari anonimi e in trasferte impossibili. Cambiano il contorno, le persone, i valori tecnici, non le emozioni. C’è sempre stato e c’è anche stasera quel senso di liberazione e di gioia infantile che accompagna le vittorie del “Lecce nesciu”. Ho vissuto da adolescente la prima promozione in A nel 1985, da sindaco quelle del 2008 e del 2010, infine da imprenditore e titolare dell’azienda sponsor quella odierna. Le ho viste tutte, con occhi e consapevolezza diverse. Ma il cuore batte sempre forte sia in un ragazzino in curva Nord che in un maturo tifoso di 54 anni.

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