Lecce, Sant'Oronzo tornerà sulla colonna in piazza. Ma si tratta di una copia

La statua di Sant'Oronzo
La statua di Sant'Oronzo
di Matteo BOTTAZZO
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Martedì 1 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:40

«Sul ritorno della statua in piazza si è pronunciata la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, escludendo che ci possa essere un ritorno del santo in cima alla colonna. Un parere che mi sento di condividere e sostenere pubblicamente, in virtù della grande fragilità dell’opera e del rischio che correrebbe se venisse riportata in un luogo senza riparo dalle intemperie». Ad affermarlo è il professore Raffaele Casciaro, direttore del dipartimento dei Beni culturali dell’Università del Salento, che sta lavorando, su incarico dell’amministrazione comunale, sulla copia della statua da collocare sulla colonna al posto dell’originale, ora custodita a Palazzo Carafa dopo il restauro. «Le condizioni in cui è stata affidata ai restauratori erano critiche - spiega - e non possiamo correre il rischio di peggiorarle in modo irreparabile».

Direttore, per quale motivo secondo lei non è possibile immaginare un ritorno del santo in cima alla colonna?

«Si tratta di un'opera del diciottesimo secolo. Sviluppata con un tipo di struttura che già in più di un’occasione ha ricevuto degli interventi di restauro, ora si è giunti ad un punto di non ritorno: se la si vuole conservare, è inimmaginabile pensare di rimetterla in cima ad una colonna ad un altezza di 10 metri».
 

Quale sarebbe quindi per lei la soluzione ideale? Un trasferimento altrove?

«Sull’eventuale trasferimento all’interno del Sedile contano i pareri congiunti di sindaco e vescovo. C’è un interlocuzione in corso tra le autorità civili e religiose. A mio modo di vedere, la statua sta benissimo all’interno dell’atrio di Palazzo Carafa».
 

Non crede però che si tratti di una soluzione che non permetta a tanti turisti di godere della bellezza del simbolo della città?

«Certamente è necessario trovare una soluzione in tal senso.

Si potrebbe trovare una soluzione per renderla fruibile anche nel corso del fine settimana. Anche un trasloco, seppur di pochi metri, potrebbe essere pericoloso per una struttura come quella della statua di Sant’Oronzo».

In piazza potrebbe però tornare il Santo, seppur con una copia da installare in cima alla colonna. Ci può dire qualcosa di più?

«Stiamo lavorando a questo progetto. Il Comune ha avviato il procedimento, con la consulenza del dipartimento dei beni culturali. Il santo tornerà sulla colonna con una copia conforme».
 

Quali tecniche saranno utilizzate per realizzarla? Ci state già lavorando?

«Abbiamo da poco terminato il lavoro di scansione tridimensionale della statua originale dalla quale partiremo per la riproduzione. Insieme ad un gruppo di esperti abbiamo anche individuato la tecnica migliore per realizzare la copia: la fusione in bronzo a cera persa, si tratta di una tecnica molto utilizzata e che garantisce la massima precisione nella riproduzione. È impossibile pensare di replicare Sant’Oronzo con la stessa tecnica di costruzione utilizzata nel diciottesimo secolo, quando vennero installate delle piastre di rame su un’ossatura in legno».

A che punto è il processo per l’avvio dei lavori e quanto tempo ci vorrà per realizzare la statua?

«L’iter è stato avviato, stiamo proseguendo sulla base di un accordo tra Università e Comune. Ora attendiamo il parere definitivo da parte della Soprintendenza che avrà l’ultima parola sulla questione. Dopo questo parere definitivo, potremo proseguire con la realizzazione della copia. I tempi? Considerata la mole della statua, e anche la sua struttura, non meno di un anno. È questo il tempo necessario per riconsegnare alla città l’effige del santo protettore quanto più vicina a quella originale che abbiamo visto issata sulla colonna fino allo scorso 2019».
 

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