Lecce, maltempo: cade un pino in città, paura per un uomo e per il suo cane. L'assessore: «Alberi da sostituire, non compatibili con la città»

Lecce, maltempo: cade un pino in città, paura per un uomo e per il suo cane. L'assessore: «Alberi da sostituire, non compatibili con la città»
di Andrea TAFURO
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Giovedì 6 Aprile 2023, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 19:09

Danni e alberi caduti causa maltempo a Lecce città. Necessario l'intervento dei vigili del fuoco e degli agenti di polizia locale. Ma l'assessore comunale all'Ambiente avverte: «Necessaria la sostituzione cautelativa delle alberature ritenute più a rischio caduta in città, messe a dimora nei decenni passati senza adeguate valutazioni preliminari sulla loro compatibilità con il contesto urbano».

L'albero caduto in zona San Lazzaro


Nel quartiere San Lazzaro, via Gentile chiusa al traffico, all'altezza di via Zuccaro, per un albero di pino sradicato dal forte vento e finito al centro carreggiata.

Sfiorata un'auto parcheggiata a poca distanza.

Paura per un uomo che portava a spasso il cane

Paura anche per un uomo, come ricostruito dal consigliere comunale Gianpaolo Scorrano, che transitava nei paraggi mentre portava a spasso il proprio cagnolino. "Solo per un miracolo non è scappato il morto. In quel momento, infatti, transitava sul marciapiede sottostante un cittadino leccese che portava a spasso il proprio cane e che è rimasto fortemente scosso per l’accaduto. Non vi è chi non veda come tutti questi crolli non siano eventi imprevedibili legati agli agenti atmosferici, bensì logiche conseguenze di una mancata/errata manutenzione del verde pubblico che contraddistingue, purtroppo, tutta la nostra città, dal centro alle periferie". "Questo è il frutto - aggiunge Scorrano - della visione “green” dell’amministrazione Salvemini. Anziché fare inutili ciclabili, il sindaco destinasse quei fondi a mettere in sicurezza tutte le essenze cittadine prima che davvero accada una tragedia".
Sempre nel capoluogo, in via Don Bosco, strada chiusa al traffico e caschi rossi in azione per mettere in sicurezza l'area a causa della caduta sull'asfalto di calcinacci da un palazzo.
Vigili del fuoco e forze dell'ordine che proseguono nel monitoraggio delle condizioni meteo in tutta la provincia.

 

La replica dell'assessore all'Ambiente

«Il pino caduto in via Gentile segnala ancora una volta l’urgenza di procedere ad una sostituzione cautelativa delle alberature ritenute più a rischio caduta in città, messe a dimora nei decenni passati senza adeguate valutazioni preliminari sulla loro compatibilità con il contesto urbano», dichiara l’assessora all’Ambiente Angela Valli. Il pino caduto rientrerebbe secondo l'amministrazione comunale «tra quelli da sostituire con alberatura compatibile, nell’ambito del progetto di mitigazione del rischio idrogeologico che il settore Lavori Pubblici realizzerà proprio in via Gentile a breve».

Secondo l'assessora Valli i motivi della caduta dell'albero vanno ricercati «da un lato nella vetustà della pianta e dall’altro in un insieme di fattori strutturali e fisiologici che determinano una particolare vulnerabilità dell’apparato radicale, che per i pini cresciuti in un contesto urbano determina uno sviluppo inadeguato a garantirne la stabilità, oltre che generare un insostenibile conflitto con le attrezzature e i sottoservizi». 

Non è colpa della manutenzione


«Non vi è dunque mancata manutenzione, ma c’è stata, ai tempi della messa a dimora, una approssimativa e non prudente pianificazione - aggiunge l'assessora -. Sottolineo che l’amministrazione comunale in carica, sta predisponendo (è in corso) il censimento del verde urbano a cura dell’Università del Salento; dopo il censimento, agronomi incaricati dall’amministrazione comunale procederanno alla messa a punto del Piano del Verde. C’è bisogno, in conclusione, di affermare una nuova cultura del verde urbano, che metta al primo posto la qualità dello stesso e la sua sicurezza per le strade della città, nei parchi, nei contesti periurbani e non solo. Per giungere a una città verde è necessario anche affrontare passaggi a volte impopolari, che prevedano la sostituzione di alberature ormai inadeguate e strutturalmente pericolose con specie compatibili, operando per sostituzioni e compensazioni in positivo».

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