Lecce, salta la ruota panoramica
La ditta: «No a location fuori dal centro»

Lecce, salta la ruota panoramica La ditta: «No a location fuori dal centro»
di Stefania DE CESARE
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Martedì 27 Novembre 2018, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 08:43
Doveva essere l'attrazione principale delle prossime festività natalizie e invece la grande giostra circolare non ci sarà. Lecce dice addio alla ruota panoramica.
Dopo l'ipotesi circolata negli ultimi giorni di avere l'installazione luminosa in piazza Libertini, ieri è arrivata la doccia fredda da Europark sas: la società che avrebbe dovuto allestire la giostra facendosi carico delle spese, infatti, ha deciso di fare dietrofront proprio a causa del cambio improvviso di location.
Il Comune, dopo aver verificato l'impossibilità di ospitare la ruota alle spalle del Castello Carlo V, ha proposto alla ditta gli spazi di piazza Carmelo Bene, ovvero proprio il parcheggio dell'ex Foro Boario che quest'anno dovrebbe ospitare la pista di pattinaggio. Una alternativa che non ha convinto l'impresa che ha già fatto le valigie in direzione Messina, dove la ruota panoramica debutterà l'8 dicembre.
«Non potevano accettare il cambio di location. Ci dispiace per i leccesi ma non è così che si gestiscono le cose afferma Ivan Montenero, responsabile della ditta -. Abbiamo già sostenuto delle spese, tra spostamenti e perizie geologiche, e rivisto i nostri programmi pur di essere a Lecce. Evidentemente non si è capito il reale valore dell'attrazione che attira sempre tantissima gente».
L'ipotesi di avere una ruota panoramica per le festività natalizie ha iniziato a prendere forma lo scorso giugno, quando l'impresa ha chiesto all'amministrazione guidata da Carlo Salvemini di poter allestire la ruota al centro di piazza Sant'Oronzo, così come fatto in altri Comuni. Una richiesta impossibile da soddisfare a causa dei vincoli paesaggistici, per questo Palazzo Carafa ha proposto l'area di piazza Libertini, proprio a due passi dall'antico maniero cinquecentesco. A ottobre, Comune e ditta hanno avviato l'iter burocratico per l'installazione: l'ufficialità sembrava questione di ore e invece dal nulla ecco comparire gli impedimenti. Prima la presenza di una gru - che ha reso necessario lo spostamento della giostra a ridosso delle mura urbiche - poi i vincoli della Soprintendenza a quanto pare superati - e, infine, un regolamento del 1971 che disciplina lo spettacolo viaggiante e che impedisce installazioni di questo tipo nella piazza storica. Un ostacolo che avrebbe richiesto una concessione in deroga da parte del Comune che invece ha preferito cambiare rotta, offrendo alla società una nuova sistemazione. Una ipotesi quella di traslocare nel parcheggio del Foro Boario - poco appetibile per la società: «Siamo dispiaciuti perché fin dall'inizio volevamo il capoluogo salentino aggiunge Montenero -. A oggi non capiamo ancora le reali ragioni di questo dietrofront, visto che i problemi erano facilmente risolvibili - ha proseguito - L'area del parcheggio è troppo isolata. Non ci saranno addobbi e bancarelle. Per questo a malincuore abbiamo scelto un'altra località. Faremo tappa a Messina e poi a Taranto. Peccato, sarebbe stato un valore aggiunto per Lecce».
Una localizzazione criticata aspramente dall'opposizione. A partire dal consigliere Andrea Guido (Direzione Italia): «Una ruota panoramica con vista cimitero posizionata a ridosso di una super strada mi sembra davvero un insulto alla città», ha tuonato l'ex assessore. Dello stesso avviso la consigliera Federica De Benedetto (Forza Italia): «Tutte le scelte di questa amministrazione mortificano la città. Gli ambulanti hanno speso 40mila euro per affittare casette di legno in cambio della promessa di realizzare il villaggio di Natale che ha già perso l'attrazione principale».
Duro anche Cristian Sturdà, coordinatore cittadino di Forza Italia: «Nessun addobbo, eventi che scarseggiano e comunque per nulla pubblicizzati. Se non fosse per la grande capacità dei privati, dei negozianti e degli imprenditori del settore turistico, questa città sarebbe abbandonata a se stessa».
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