Lecce, UniSalento aumenta le tasse: salve le famiglie a basso reddito

Lecce, UniSalento aumenta le tasse: salve le famiglie a basso reddito
di Maddalena MONGIÒ
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:35

UniSalento: tasse in salita, ma si salvano le famiglie a basso reddito. Le associazioni studentesche protestano e parlano di “tradimento”. Sull’altra faccia della medaglia le ragioni di UniSalento chiarite dal rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice: «È un intervento necessario per garantire la sostenibilità finanziaria dell’Ateneo e il miglioramento dei servizi, ma gli aumenti non incideranno sulle famiglie a basso reddito. L’impegno è rimanere nel cluster delle università con il più basso livello di tassazione». 

L'aumento delle tasse


Una necessità, quella del ritocco della tassazione a carico degli studenti, dettata dall’urgenza di dare copertura a circa 700mila euro di agevolazioni erogate dall’Ateneo di Lecce che non trovano ristoro nei trasferimenti di fondi ministeriali, ma anche dalla volontà di incrementare i servizi. La nuova tassazione ha trovato la parola ultima nel Consiglio di Amministrazione di UniSalento che ha deliberato nella seduta di ieri scontentando le associazioni studentesche. Secondo il rettore il CdA ha confermato il modello di tassazione proposto dalla commissione Bilancio e approvato dal Senato accademico.

Le fasce

La chiave di lettura di Pollice è che rispetto al Senato sono stati apportati solo alcuni correttivi tesi a promuovere una ripartizione più equilibrata del gettito sugli studenti con Isee superiore ai 25mila euro mantenendo inalterato il livello di gettito deliberato dal Senato accademico. Una redistribuzione che per il rettore è ispirata a principi di equità e solidarietà sociale, tenendo conto della capacità contributiva degli studenti e delle loro famiglie. «La situazione finanziaria della nostra Università ci ha obbligato a rivedere il sistema di tassazione – spiega il rettore Fabio Pollice – ma questa misura, in considerazione delle difficoltà economiche determinate dalla crisi pandemica, si è deciso che non tocchi l’ampia fascia di studenti con Isee fino a 25mila euro, mentre incida marginalmente e comunque in maniera progressiva sugli studenti che rientrano nella fascia compresa tra i 25mila e i 40mila euro di Isee, aumentando significativamente solo per gli studenti con Isee al di sopra dei 50mila euro. In sintesi, se al di sotto dei 25mila lo studente non avrà alcun aumento contributivo, uno studente con Isee di 30mila euro avrà un incremento delle tasse pari a 180 euro all’anno che si ridurranno ad appena 90 euro se meritevole. Con un Isee di 40mila euro lo studente avrà un incremento massimo di 300 euro all’anno che si ridurranno a 150 euro se meritevole».

L’incremento di tassazione graverà sugli studenti con Isee superiore ai 50mila euro e, in particolare, su quelli che hanno un Isee pari o superiore a 100mila euro.

«Non dobbiamo dimenticare che il nostro è l’Ateneo con il più basso livello di tassazione in Italia – ha aggiunto il rettore – più basso anche con riferimento alle Università dell’intorno geografico. Nel confronto con queste Università il livello di tassazione, a seguito dell’applicazione degli incrementi appena descritti, rimarrà comunque più basso di circa il 40 per cento e l’impegno è mantenere l’Università del Salento nel cluster degli Atenei italiani con il più basso livello di tassazione. L’incremento delle entrate, oltre a garantire la sostenibilità finanziaria dell’Ateneo, verrà utilizzato anche per migliorare la qualità dei servizi offerti e introdurne di nuovi. Voglio citare, in particolare, l’introduzione dei corsi sulle soft skills e sull’imprenditorialità, che saranno trasversali a tutti i corsi di laurea, e le attività per migliorare le prospettive occupazionali dei nostri laureati, tra le quali il finanziamento di tirocini extracurriculari. Si tratta di azioni di grande importanza, considerato che uno dei fattori che maggiormente penalizzano il nostro Ateneo deriva proprio dalle difficoltà occupazionali che incontrano i nostri laureati».

Gli studenti

Di altro avviso gli studenti. Francesco Cifaldi, consigliere di amministrazione per Link punta il dito: «A un sistema di tassazione già penalizzante e gravoso, che unificava la proposta dell’amministrazione agli aggravi aggiuntivi del modello proposto da Udu Lecce in un modello ibrido creato con gli interventi di Udu, l’amministrazione oggi aumenta ancora di più le tasse per tutti gli studenti». Il consigliere di amministrazione di Udu ha abbandonato la seduta prima della votazione, per Link «deresponsabilizzandosi volontariamente da un sistema che loro stessi hanno contribuito a creare», mentre per Udu proprio Link ha garantito il numero legale e fatto passare una proposta che gli studenti ritengono troppo penalizzante. Lorenzo D’Amico, consigliere accademico per Udu afferma che: «L’Università del Salento confermando di non avere minimamente a cuore il capitale umano che la compone, sta scegliendo di trattare i propri studenti e le proprie studentesse unicamente come soggetti da spremere economicamente al fine di trarne il maggior profitto possibile, ignorando l’intenso lavoro svolto per giungere ad una proposta condivisa all’unanimità (fatta eccezione di una sola compagine studentesca, al fronte delle tre presenti in Senato accademico)».

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