Lecce e il Salento visti dall'alto durante il lockdown: il panorama è irreale

Foto: Roberto Leone
Foto: Roberto Leone
di Alessandra LUPO
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Martedì 21 Aprile 2020, 21:52 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 19:26

Muto e irreale, immobile nella sua bellezza. È uno scenario inedito quello della primavera salentina colta attraverso l'uso del drone durante il lockdown: l'obiettivo sì è alzato in volo per fermare una pagina che resterà nella nostra memoria collettiva, anche visiva. Gli scatti sono del film-maker Roberto Leone e dell'operatrice Luisa Rizzo. 
Le foto sono state realizzate durante le riprese per un documentario commissionato da Regione Puglia e Fai durante una non-stop di tre giorni (regolarmente autorizzata dalla Questura di Lecce) che sorprende la città dall'alba al tramonto per poi inseguire gli scenari della costa, dove la natura sembra respirare indisturbata al lento ritmo delle onde. Durante le riprese i due hanno avuto modo di imbattersi anche nella singolare performance della ballerina di pizzica che danzava solitaria in piazza Sant'oronzo, immagine diventata virale sul web. Un incontro fortuito e straniante, piccolo cameo dell'umanità che rompe il silenzio. 
Roberto Leone è già molto conosciuto per le sue opere, capaci di svelare attraverso il sapiente utilizzo della tecnologia la poesia nascosta del paesaggio: ha lavorato sul centro storico portando l'occhio faccia a faccia col barocco e fu proprio lui nel 2017 a "scoprire"  l'isola a forma di cuore nelle acque di Porto Cesareo, dimostrando che cambiare il punto di vista a volte è vitale.
Con lui ha lavorato Luisa, video operatrice di altissimo livello e  campionessa italiana di Drone Racing FPV nonché di Guinness World Record. Durante i lavori per il documentario, lei - inarrestabile nonostante sia costretta alla sedia a rotelle - effettuava le riprese dinamiche con i suoi droni, lui riprendeva da terra. "Per questo lavoro ho usato una macchina da presa cinematografica con risoluzione 6K, volevo in qualche modo celebrare un momento storico", ha spiegato. Il risultato e la risoluzione sono incredibili. Il panorama deserto del lockdown, che svuota l'ambiente dai suoi abitanti quasi in un plastico da architetti, mette il resto. 
 

 

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