Lecce, ribaltamento della stazione al palo: acqua nella cava dismessa. Cantiere fermo da un anno

Lecce, ribaltamento della stazione al palo: acqua nella cava dismessa. Cantiere fermo da un anno
di Stefania DE CESARE
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Sabato 11 Settembre 2021, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 16:32

Un cantiere ostaggio dell'acqua. Ribaltamento della stazione ferroviaria: lavori fermi da un anno a causa di infiltrazioni nel sottosuolo. E i ritardi si accumulano. La previsione dei tecnici: «Stop a ottobre 2020 per problema geologico imprevisto. Attendiamo esiti da parte delle analisi. Le operazioni non ripartiranno prima di 60 giorni». E l'assessore Nuzzaci prova a rassicurare i cittadini: «Faremo di tutto per recuperare il tempo perduto».

 

Il cantiere fantasma


Da un anno è un cantiere fantasma. Ruspe spente e operai fermi al palo. Alla stazione ferroviaria di Lecce il tempo si è fermato al 20 ottobre 2020, quando durante gli scavi per la realizzazione del parcheggio interrato è stata riscontrata dell'acqua nel terreno della cava dismessa. Una falda a 10 metri dal livello di superficie che ha bloccato le operazioni di scavo, congelando l'intero cantiere. E dopo 11 mesi i lavori non sono ancora ripartiti. «Il 20 ottobre scorso, durante l'esecuzione delle opere di fondazione del parcheggio pluripiano, consistenti nell'esecuzione di una palificata con pali del diametro di 1,5 metri da eseguire alla profondità di 24 metri, è stata riscontrata una stratigrafia dei terreni difforme rispetto a quella considerata nella redazione della progettazione definitiva ed esecutiva dell'appalto in corso, peraltro con la presenza inaspettata di una falda superficiale a circa 10 metri dal piano dell'attuale fondo cava posto a meno 14 metri dal piano campagna, ben al di sotto di quanto ipotizzato nella relazione del progetto definitivo, che prevedeva la presenza della falda profonda posta, come noto a meno 50 metri dal piano campagna - spiega il Responsabile Unico del Procedimento Giovanni Dell'Anna -. È un problema geologico imprevisto che riguarda l'area di cava dove insisterà il nuovo parcheggio.

I lavori sono stati sospesi in tutta la loro totalità, in quanto le opere fondali risultavano propedeutiche all'esecuzione di tutte le ulteriori opere previste in progetto come il fabbricato viaggiatori, il parcheggio interrato e sistemazioni esterne».

 

Il cronoprogramma


Eppure le cose dovevano andare diversamente. «Tutto in 510 giorni». È questo il tempo previsto per il ribaltamento finanziato con 13 milioni e 500 euro. L'avvio dei lavori è stato ufficializzato il 23 gennaio 2019, dall'ex assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Delli Noci. Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio multipiano per un totale di 400 posti, di un immobile per la biglietteria, il prolungamento del sottopasso ferroviario, fermata dei bus, infrastrutture stradali e il ribaltamento dell'accesso da viale Grassi. Poi, dopo un anno e 8 mesi dall'apertura del cantiere, la doccia fredda: «È stata avviata una campagna di indagini geologiche e specialistiche che si sono protratte fino alla fine di agosto e delle quali si avranno i risultati entro la prossima settimana. In questo modo possiamo definire i parametri geologici e geotecnici che determineranno la nuova soluzione progettuale sulle strutture di fondazione sottolinea Dell'Anna -. Sulla base di questi ultimi risultati, la direzione dei lavori potrà avere un quadro conoscitivo più ampio. Al momento è in corso di redazione una perizia di variante che dovrà prevedere un recupero, per quanto possibile dei tempi di esecuzione». I
l cronoprogramma è tutto da rifare, quindi. E adesso la città attende impaziente di sapere quando potrà vedere realizzata l'opera e soprattutto se i disagi potevano essere evitati: «È un ritardo dovuto a incognita geologica che ha provocato il fermo cantiere aggiunge l'ingegnere -. In fase progettuale iniziale sono stati effettuati dei sondaggi che per la conformazione della cava e della sua eterogeneità, non hanno evidenziato la situazione verificatasi in corso d'opera. I pali di fondazione del parcheggio e le travi di collegamento dovranno essere calibrati in funzione delle nuove indagini ma la struttura del parcheggio resterà invariata. Nel frattempo entro settembre dovrebbero ripartire i lavori per il completamento del sottopasso e dell'ascensore». E quindi si allontana l'obiettivo di vedere realizzato in tempi brevi l'atteso ribaltamento, di cui a distanza di circa due anni, non si vede neanche l'ombra. «È difficile fare delle previsioni a oggi sulla consegna del cantiere - Marco Nuzzacispiega l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci -. Stiamo preparando la variante che ci consentirà di riprendere i lavori. Faremo di tutto per recuperare il tempo perduto che certamente non dipende da questa amministrazione».

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