Fase2, dopo tre mesi riaprono anche negozi e ristoranti cinesi

Fase2, dopo tre mesi riaprono anche negozi e ristoranti cinesi
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Lunedì 4 Maggio 2020, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 18:17
Furono i primi a chiudere i battenti, circa un mese prima del lockdown, perché i loro negozi e ristoranti erano rimasti deserti a causa della paura del coronavirus. Nonostante le rassicurazioni, molti dei commercianti cinesi avevano spiegato ai clienti sui social e tramite cartelli di non essere tornati in Cina da anni, la psicosi da Covid-19 aveva già iniziato a circolare e avevano quindi deciso di restare chiusi.

Ora, dopo che il virus è diventato un problema pandemico non più associato al suo primo focolaio a Wuhan, ma soprattutto una volta allentate le misure restrittive in Italia, anche gli esercizi commerciali cinesi stanno riaprendo i battenti. 

A Lecce ha già riaperto il Mio market che si trova nel parco commerciale di Cavallino. I negozi nel centro città hanno rialzato alla spicciolata le saracinesche a partire da oggi e anche il grande centro di vendita che si trova all'ingresso di San Cesario ha riaperto i battenti.

Stesso vale per la ristorazione: il primo a ripartire con l'asporto è stato giorni fà Sushi Tao ma a partire da stasera riapre, ovviamente per il solo per l'asporto, lo storico ristorante Shangai di Porta Napoli, che fu al centro di una disperata campagna solidale anche da parte del Consiglio comunale leccese prima di gettare a spugna per assenza di clienti. Di lì a poco in ogni caso la stessa sorte sarebbe stata decisa dal governo per tutti, fino al momento di ripartire, con cautela, per la Fase 2. Una volta riaperti bar e ristoranti, quindi anche una delle cucine etniche più diffuse al mondo potrà finalmente tornare sulle tavole.
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