Pochi pass, niente mezzi pubblici: residenti del centro storico in piazza. L'assessore: «Sempre pronti al confronto»

Pochi pass, niente mezzi pubblici: residenti del centro storico in piazza. L'assessore: «Sempre pronti al confronto»
di Paolo CONTE
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Sabato 29 Maggio 2021, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 16:31

Il Comitato per la tutela del centro storico di Lecce si è riunito questa mattina a Porta Rudiae per rappresentare il proprio disagio sul nuovo regolamento della Ztl, in vigore dal primo maggio. Il comitato presieduto dall’architetto Francesco D’Ercole si è detto favorevole alle misure adottate dall’amministrazione comunale finalizzate a ridurre gli impatti negativi del traffico veicolare, ma ha richiesto alcune modifiche del regolamento riservate ai residenti della città antica.

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Le richieste

«Chiediamo una maggiore attenzione riguardo alle difficoltà di transito dei mezzi di soccorso e maggiori controlli relativi all’osservanza delle norme igienico-sanitarie a causa dello stazionamento perenne dei contenitori dei rifiuti prodotti dagli esercenti - dice D’Ercole -.

Molte strade, corti e portoni sono diventate latrine a cielo aperto. Chiediamo di essere presi in considerazione dal Comune come nelle precedenti amministrazioni». Il presidente del comitato è entrato nel dettaglio delle modifiche richieste dai residenti: «Vogliamo tutelare le categorie più deboli come gli anziani, le persone con difficoltà che hanno bisogno di assistenza e le famiglie numerose, che non hanno più la possibilità di sostare sotto la propria abitazione. Per certe categorie non è possibile andare in bicicletta, inoltre il centro storico è privo di mezzi pubblici. Ci sentiamo svantaggiati e chiediamo un dialogo con l’amministrazione per ottemperare a certi disagi». Fra le modifiche enunciate spicca la richiesta di un pass per transito e sosta ai titolari di studio professionale e la circolazione nella Ztl delle vetture storiche di proprietà dei residenti.

La risposta dell’assessore


«Il nuovo Regolamento per la Ztl è stato approvato dal Consiglio comunale, massima assise democratica della città di Lecce, nel luglio del 2020 dopo un lungo periodo dedicato all’approfondimento, alla condivisione e all’analisi di osservazioni da parte di categorie, ordini professionali e cittadini residenti. Dal momento della sua effettiva entrata in vigore, dal primo maggio 2021 - dice l'assessore Marco De Matteis -, con le nuove fasce orarie di accesso, il nuovo Regolamento ha cominciato a produrre i benefici per i quali è stato pensato ed approvato. È sufficiente percorrere negli orari di limitazione dell’accesso i luoghi nei quali si concentravano i fenomeni di intenso traffico veicolare e parcheggio improprio per accorgersi della diminuita pressione. Il regolamento ha semplicemente definito le categorie degli aventi diritto al pass: oltre ai residenti, ai dimoranti e ai proprietari di immobili e garage, le persone che lavorano nel centro storico e hanno la necessità di trasportare carichi. Oltre, ad orari determinati, i prestatori di servizi. Quotidianamente l’amministrazione riceve osservazioni, pareri, proposte migliorative. Le reazioni da parte dei residenti del centro storico sono positive e di apprezzamento per misure attese da tanto tempo. Arrivano anche proposte migliorative da diverse categorie, che puntualmente ci impegniamo ad analizzare. Anche quelle del comitato, che ho personalmente incontrato più volte, presentate stamattina in conferenza stampa, saranno prese in considerazione al pari di quelle che arrivano da residenti e commercianti attestano già grande soddisfazione. Dopo un periodo di sperimentazione della regolamentazione entrata in vigore meno di un mese fa, ci impegniamo a proporre al Consiglio comunale – che è sovrano sui regolamenti – le modifiche che vanno nella direzione del miglioramento, in linea con gli obiettivi strategici che hanno motivato l’adozione delle nuove regole: ridurre il carico veicolare che grava sulla città antica, innalzare il livello della qualità della vita di chi vive, lavora, visita il centro storico, proteggere il patrimonio storico monumentale, che è di tutti». 

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