Regionale 8, sì alle varianti: «Lavori al via entro 20 giorni»

Regionale 8, sì alle varianti: «Lavori al via entro 20 giorni»
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 19 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:28
La Regione Puglia compie un altro deciso passo avanti verso la riapertura del cantiere per la messa in sicurezza della strada Regionale 8 Lecce-San Foca. Ieri mattina, la giunta regionale ha approvato, infatti, la delibera con la quale prende atto delle varianti urbanistiche al progetto con esclusivo riferimento al primo stralcio “Tangenziale Est-rotatoria di Strudà (già realizzata). È un atto che arriva a poco più di venti giorni dalla determinazione dirigenziale 41 per l’ “Ottemperanza alle prescrizioni ambientali indicate nel provvedimento di Valutazione d’impatto ambientale (Via)” del 2015 con la quale, tra l’altro, si dichiara conclusa la Conferenza dei servizi. E potrebbe consentire la ripresa dei lavori per la realizzazione dell’opera da 55 milioni di euro - di cui è titolare il gruppo Palumbo - tra 20-30 giorni. 
È il direttore dei lavori, Antonio Pulli, ad affermarlo: «Ci sono ancora 15 giorni, previsti per il deposito degli atti, entro cui possono essere presentate osservazioni/ricorsi e decorsi i quali la giunta potrà approvare definitivamente il progetto. Dunque, se non ci dovessero essere osservazioni insormontabili, entro un mese si procederà alla riapertura del cantiere», a due anni dall’ultimo “stop” dettato dal Consiglio di Stato. «È un passaggio importante. Il progetto aveva ottenuto la Via con la determinazione 2015 prima del famoso decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Al momento attuale - precisa il direttore dei lavori - è stata superata la fase dell’ottemperanza alle prescrizioni e il passaggio di oggi era quello mancante relativo alla variante urbanistiche». 
 
«Finalmente - dice - siamo arrivati a definire questa nuova ipotesi che non dovrebbe essere lesiva di interesse di chi ha ritenuto in passato di essere stato leso», l’auspicio espresso dall’assessore a Infrastrutture e mobilità, Giovanni Giannini. Le varianti urbanistiche oggetto della delibera di giunta appena approvata consistono nel cambiamento di destinazione di alcune porzioni di aree in ampliamento della strada esistente. Attraverso il provvedimento, vengono, pertanto, destinate a “strade” quelle che, attualmente, sono “aree agricole”. Lo stesso Pulli dichiara che si tratta di «piccolissime porzioni» e di un «intervento in variante limitato alla fascia aderente alla strada esistente, salvo un piccolo tratto in sede propria e a due corsie», quello compreso tra la Tangenziale est e l’incrocio dei Giardini di Atena (Merine). Contestualmente, la giunta regionale prende atto anche del progetto nella sua interezza, vale a dire: dalla tangenziale est fino all’ingresso di Vernole 4 corsie e, poi, fino a Melendugno solo 2 ma messe in sicurezza, con complanari e rondò. A vent’anni dal concepimento dell’opera, sarà, davvero, la volta buona? Oggetto di grandi contestazioni e di un lunghissimo contenzioso, la “nuova” Regionale 8 risulta, fin qui, realizzata limitatamente a un tratto (Merine-Vernole) lungo 3 chilometri rispetto ai complessivi 16. Riguardo all’ultima versione progettuale, tutte le Amministrazioni comunali interessate (Lecce, Lizzanello, Vernole, Melendugno) hanno espresso (seppur con riserva almeno in un caso) il proprio parere favorevole come hanno, altresì, fatto gli altri enti invitati a partecipare alla Conferenza dei servizi esclusa la Soprintendenza per i Beni culturali e paesaggistici che, dalla sua, ha chiarito - senza, peraltro, aver offerto nuovi aggiornamenti rispetto alla posizione assunta nemmeno a seguito della chiusura della Conferenza dei servizi lo scorso 16 marzo - di avere interesse a esprimersi solo in presenza di varianti sostanziali al progetto già oggetto di Via nel 2015. 
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