Lecce, shopping con lo sconto in attesa dei saldi

Lecce, shopping con lo sconto in attesa dei saldi
di Paolo CONTE
5 Minuti di Lettura
Martedì 6 Luglio 2021, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:47


Si gioca d'anticipo in attesa dei saldi (quelli ufficiali) slittati al 24 luglio per la regione Puglia. E a Lecce, ma anche in altre città del Salento, è boom di svendite promozionali: sconti fino al 50%, offerte convenienti e affari dietro le vetrine. Prezzi più bassi, ma solo per qualche giorno. Poi, scatterà il periodo - una decina di giorni, fino all'apertura dei saldi veri e propri - in cui non si potranno applicare gli sconti.

Lo shopping


Il primo weekend? Bilancio moderatamente positivo anche se gli amanti dello shopping - in via Trinchese come in zona Mazzini - lo mettono subito in chiaro: «Compriamo nei negozi, ma continuiamo a fare acquisti anche online per rinnovare il look estivo a prezzi vantaggiosi». Effetto prolungato del lockdown che già aveva moltiplicato la corsa allo shopping online.
Certo è che lo slittamento dei saldi in Puglia - che in quasi tutte le altre regioni italiane sono partiti lo scorso fine settimana - ha mandato su tutte le furie i titolari di un comparto boccheggiante e reduce dalle pesanti restrizioni provocate dalla pandemia. «Siamo partiti con le vendite promozionali, ma i saldi tradizionali avrebbero aiutato il settore ad uscire meglio da un periodo molto delicato», dice Diego Perrone, titolare di Brooms, Gaudì e Tally Weijl.

 


Anche Giulio Aresta, del negozio omonimo in via Nazario Sauro, a due passi da piazza Mazzini, attende il periodo dei saldi: «La ripresa che speravamo tarda ad arrivare per il settore abbigliamento. Soprattutto per il periodo delicato che sta attraversando tutto il settore, avrei preferito che quest'anno i saldi iniziassero prima». Lo stesso Aresta pone l'attenzione sulle vendite online: «In parte le vendite promozionali stanno tamponando l'emorragia, ma forse bisognerebbe abolire ogni forma di sconto che avevano un senso fino a 30 anni fa. Prima c'erano regole uguali per tutti, ora su internet ognuno fa quello che vuole. Ci sono sconti tutto l'anno per qualsiasi tipo di capo».
Il mercato online dell'abbigliamento è in continua

ascesa e i negozi fisici devono scontrarsi con le nuove esigenze della clientela. Lo spiegato Roberta Tondo, del negozio Tag: «Ormai il cliente cerca sempre e soltanto il saldo per ogni cosa. Tutti sono influenzati dai prezzi e dagli sconti continui che offre internet. Anche noi stiamo offrendo qualche promozione, ma il rinvio dei saldi ci sta penalizzando molto. Ci auguriamo di riprenderci in fretta perché il settore è in crisi profonda».
Le conferme arrivano dagli acquirenti.

Stefano Greco, a passeggio per le vie del centro, dice: «Non compro quasi più nulla nei negozi da almeno tre anni. Con internet si risparmia e i servizi sono diventati efficienti. Se ci si abitua non se ne può più fare a meno. Diventa una piacevolissima mania».


Secondo Francesco Antoni della pelletteria Desidè in via Imperatore Adriano, «non c'è uniformità. Molte attività fanno gli sconti in forme differenti in qualsiasi periodo dell'anno. I saldi dovrebbero essere uguali per tutti e solo in determinati periodi. Se acquisti un prodotto a 2 e lo rivendi a 10 puoi fare tutti gli sconti che vuoi. Come nel caso dei franchising per esempio. Adesso è tutto un grande caos. Ognuno fa quello che vuole perché tutti è stato deregolamentato».


Fuori dal coro Giulia Bisconti di Sonny Bono, in via Nazario Sauro: «Le vendite di questi primi giorni di promozioni stanno andando bene. Abbiamo già iniziato a fare i primi sconti. Con le vendite promozionali ci siamo ripresi molto bene e la clientela ci sta dando ragione».
Pareri diversificati, ovviamente. «Si diceva che internet fosse il futuro, ma in realtà è già il presente da un pezzo - spiega Antonio Russo mentre fa le compere in piazza Mazzini - i giovani fanno solo shopping online e i negozi classici sono frequentati sempre più da una clientela caratterizzata dalle vecchie generazioni».

La nota congiunta di Confcommercio e Confesercenti Lecce

«La scelta di posticipare al 24 luglio l’avvio dei saldi in Puglia è stata una scelta condivisa fra l’assessorato regionale e le associazioni di categoria più rappresentative a livello regionale» scrivono in una nota congiunta Confcommercio Lecce e Confesercenti Lecce, con i presidenti, Maurizio Maglio e Antonio Magurano, e i direttori, Federico Pastore e Antonio Schipa. 

«Tale posizione è venuta fuori dopo una larga interlocuzione all’interno del sistema associativo regionale e provinciale. Come sappiamo, quello dei saldi è un tema complesso che ha una moltitudine di sfaccettature su cui probabilmente non sarà mai possibile raggiungere un’unanimità di pensiero. La posizione che poi le associazioni di categoria hanno portato avanti nell’interlocuzione con l’assessore regionale Delli Noci riteniamo sia rappresentativa della volontà della maggioranza dei commercianti, ed è peraltro coerente tanto con quanto accadde già lo scorso anno, quando le vendite in saldo iniziarono addirittura i primi di Agosto, quanto con la peculiare natura di tale strumento, che è quello delle vendita di fine stagione».

«Si tratta di una posizione che rivendichiamo- continuano Presidenti e Direttori di Confcommercio Lecce e Confesercenti Lecce- su cui inizialmente anche l’Assessore Delli Noci era scettico, ma che poi ha condiviso con noi con sensibilità istituzionale e rispetto della concertazione, di cui gli diamo atto. Pertanto, le opinioni che in questi ultimi giorni sono uscite sugli organi di stampa, anche da parte di persone riconducibili al mondo associativo, sono da intendersi esclusivamente come posizioni personali».

«Il tavolo di interlocuzione che peraltro abbiamo aperto su volontà dell’Assessorato Regionale ha anche la prospettiva di una riforma più sistemica della regolamentazione di questo istituto, su cui abbiamo intenzione di lavorare seriamente, terminata quest’ultima, si spera, stagione estiva emergenziale. Una riforma che non insegua la sistematica stagionalità di questo dibattito e metta definitivamente ordine, nell’interesse del territorio, dei commercianti e degli stessi consumatori» concludono Confcommercio Lecce e Confesercenti Lecce.

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