Porto Cesareo, via alla demolizione delle strutture abusive in spiaggia

Ruspe in azione a Porto Cesareo
Ruspe in azione a Porto Cesareo
di Francesco DE PASCALIS
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Martedì 5 Aprile 2022, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:22

Ruspe per abbattere e camion per portare via il cemento frantumato. Continua senza sosta l’attività delle forze dell’ordine lungo il litorale costiero dell’area Marina Protetta di Porto Cesareo. Su ordine della Procura di Lecce, nelle scorse ore sono state demolite due strutture abusive: prima un lungo pontile di cemento armato, costruito nella baia de “la Saponara”, sul mare di Torre Lapillo, di fronte all’antica Torre di San Tommaso, poi una slargo di cemento ed asfalto realizzato da privati su area demaniale.

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L'attività dopo i sequestri


L’attività interforze arriva a seguito di diversi sequestri effettuati nei mesi scorsi e continua di fatto un lungo percorso che ha anche riguardato la rimozione di corpi morti e gavitelli abusivi in tutte le baie della città turistica jonica, da “Puertu Picciu” alla stessa “Saponare” a “Torre Squillace” ad altre baie naturali della riserva nazionale.

Un’attività che continuerà anche in futuro con lo scopo e l’obiettivo unico di eliminare diverse opere edilizie realizzate in spregio a regole e norme e che producono danni al fragilissimo ecosistema di Porto Cesareo, che si sviluppa dal mare alla costa dell’Amp fino al Parco regionale terrestre Palude del Conte e Duna Costiera.

All'opera carabinieri e guardia costiera


L’operazione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi è stata condotta sotto la supervisione dei carabinieri della stazione di Porto Cesareo, della Guardia Costiera dell’Ufficio locale marittimo Torre Cesarea, del personale dell’Area Marina Protetta ed alla presenza dei dirigenti dell’Ufficio tecnico comunale di Porto Cesareo.
Mezzi e personale dedicati alle attività di demolizioni sono stati invece offerti dalla ditta “Mello Lucio” che si è prestata gratuitamente per le operazioni disposte, come detto, dalla Procura leccese.
Con queste attività di fatto si applica il nuovo regolamento del porto naturale di Porto Cesareo, che punta di fatto a rimodulare l’intero cordone costiero scempiato da anni di abusi.

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Il nuovo regolamento del porto


Il nuovo provvedimento – è spiegato nel testo – che è frutto di un complesso ed articolato studio dello stato dei luoghi e delle particolari esigenze locali, oltre che di numerose lunghe consultazioni e confronti intercorsi con le parti interessate (Comune di Porto Cesareo, Consorzio di gestione dell’Amp Porto Cesareo, Carabinieri, Cooperative pesca, associazioni e sodalizi nautici insistenti sul territorio), mira al ripristino nelle aree demaniali marittime delle Rade di Ponente e di Levante del porto naturale di Porto Cesareo e di altre baie, delle necessarie condizioni di sicurezza della navigazione e portuale, oltre che di tutela ambientale.
L’iter dell’ordinanza, rallentato dall’emergenza sanitaria, fa quindi seguito alla riorganizzazione delle aree demaniali marittime avviata all’indomani delle mareggiate del 12 e 13 novembre 2019.

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