Per Cenerentola la festa finiva a mezzanotte. Per i locali della movida leccese vale lo stesso: dalla mezzanotte di oggi e sino al 30 settembre gli esercenti di bar, pub e locali del centro storico e del centro moderno della città dovranno spegnere la musica all’esterno. Due ore in più sono concesse, invece, per la cena: l’ultimo cliente anche nei ristoranti e nelle pizzerie dovrà essere accompagnato all’uscita entro le 2. Poi si chiude. E tolleranza solo in relazione al tempo necessario per rimettere in ordine sedie e tavolini e pulire l’area di pertinenza. Poi, il silenzio sul quale da stanotte saranno chiamati a vigilare e controllare gli agenti della Polizia municipale agli ordini del comandante Donato Zacheo. Niente sconti per i trasgressori. Anzi, multe e sanzioni da 250 e sino a 500 euro. E in caso di recidiva, titolari e gestori rischiano la chiusura dei locali per dieci giorni. Ma tant’è.
Il sindaco: «I residenti hanno diritto al riposo»
L’ordinanza che punta a tutelare il sonno dei residenti e impone, nei pubblici esercizi del centro storico e del centro moderno della città, la chiusura anticipata alle 2 e lo stop a musica e suoni a mezzanotte è stata firmata mercoledì dal sindaco Carlo Salvemini. «La notte è di tutti - ha motivato la sua scelta “politica” il sindaco - Non è uno slogan, ma l’affermazione di un principio che scegliamo di far valere nella nostra città».
Centro storico e "Mazzini": la mappa delle zone off limits
Sulla scorta delle indicazioni dettate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e delle relazioni della Questura rivolte alle città turistiche del Salento, dalle 2 di questa notte dunque niente più spazio per drink e cicchetti notturni nei locali del centro storico e nei bar e pub della zona Mazzini. E addio alle comitive di tiratardi nei pressi di bar e pub di “tendenza” anche nei pressi di Viale dell’Università e lungo Via Taranto. Lo stesso vale, infine, per gli hamburger “by night” e i kebab acquistati nei chioschi e nei camioncini dello street food: lo stop alle vendita di cibo e bevande imposto a ristoranti, bar e locali vale anche per questo tipo di attività. Sul cuore pulsante della città – quello commerciale turistico – calerà il silenzio. E resterà in vigore sino al 30 settembre nei locali ricadenti in due perimetri: quello storico delimitato da viale Calasso, viale M. De Pietro, via San Francesco D’Assisi, via Felice Cavallotti, viale Otranto, viale Gallipoli, viale dell’Università oltre a via Egidio Reale, viale Taranto, via Oronzo Quarta e via don Bosco e di quello moderno racchiuso da via San Francesco d’Assisi, via Imperatore Adriano, via del Mare, viale Japigia, Via 95° Reggimento Fanteria oltre a via Benedetto Croce e Piazza Partigiani. Tranne nei giorni di Ferragosto (14 e 15 agosto) e per la festa del Patrono (24, 25 e 26 agosto) per i quali è prevista una deroga all’ordinanza.
Polizia municipale in campo: multe sino a 500 euro e locali chiusi
Intanto la città si prepara all’ora X. E da questa sera a scendere in strada per garantire che l’ordinanza venga rispettata saranno gli agenti della Municipale. «Nonostante l’esiguità del personale a disposizione per la molte di attività di controllo da svolgere soprattutto durante il periodo estivo, uno specifico servizio sarò mirato a garantire il rispetto delle indicazioni previste dall’ordinanza» ha fatto sapere nelle scorse Zacheo. E seppure sia previsto un margine di tolleranza, «comunque non sarà concessa oltre i tempi necessari a portare a termine le attività di chiusura dei locali» aggiunge il comandante. Ma non è escluso che il pattugliamento notturno nel centro storico e in zona Mazzini, «possa rientrare nell’ambito di uno specifico progetto di controllo» conclude Zacheo.
Ma quello di Lecce non è un caso isolato. Seppure l’ordinanza di Salvemini almeno in relazione allo stop alla vendita di cibo e bevande dopo le 2 risulti più restrittiva rispetto a quella di altre città turistiche pugliesi - a prevedere la chiusura dei locali per il momento è stato solo il commissario prefettizio a Ostuni - nella direzione di mettere un freno alla mala movida nel Salento si sono mossi anche gli latri sindaci. Da Gallipoli a Porto Cesareo e dalle marine di Meledugno a Ugento e al Capo di Leuca, le prime ordinanze di stop alla musica nei locali dopo la mezzanotte e alla vendita di super alcolici in bottiglia dopo una sono già state firmate. E visto il flusso di turisti e vacanzieri in arrivo da metà a luglio a fine agosto, non è escluso che siano le ultime.
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