Processo con dibattimento in aula per l'uomo alla guida della Renault Megane coinvolta nell'incidente stradale della sera del 14 giugno di due anni fa a Lecce in cui perse la vita la studentessa di 15 anni Luna Benedetto. Prima udienza il 18 novembre prossimo davanti alla giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Elena Coppola, per M.T., 40 anni, di Melissano.
Morte della 15enne Luna Benedetto: «L'auto viaggiava in città a 112 k/h»
Parti civili i genitori del ragazzo finito in coma
La scelta del rito processuale è stata indicata oggi dall'avvocato difensore Mauro Margarito nel corso dell'udienza preliminare davanti alla giudice Giulia Proto. I familiari della ragazza non si sono costituiti parte civile, potranno farlo entro la prima udienza. Scelta già fatta, invece, dai genitori del ragazzo che quella sera guidava la Vespa Piaggio travolta dall'auto: sono assistiti dagli avvocati Ladislao Massari ed Antonio Degli Atti. Lo scooter che guidava il ragazza era quello su cui trovava posto Luna Benedetto. Quel ragazzo rimasto in coma per dieci giorni e per questo l’imputato risponde anche di lesioni gravissime, oltre che di omicidio stradale.
Le accuse
Dunque, il processo in aula dovrà stabilire la fondatezza delle responsabilità contestate all’imputato: proveniva da San Cataldo quando investì lo scooter che stava attraversando viale Papa Giovanni Paolo II per immettersi in via Rapolla.