Migranti guide al museo, spunta lo striscione di CasaPound: è polemica

Migranti guide al museo, spunta lo striscione di CasaPound: è polemica
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Lunedì 29 Gennaio 2018, 18:03
 "Nel museo gli immigrati, per strada gli italiani disoccupati!", questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia nei pressi del museo Sigismondo Castromediano, per protestare contro la scelta della Regione Puglia di investire quasi 100mila euro del Fondo speciale per la cultura per formare un gruppo di migranti.
«Troviamo grottesca questa scelta della Regione, peraltro in una terra con un tasso di disoccupazione altissimo come la Puglia - scrivono dal movimento politico -. I fondi devono essere destinati a progetti di assunzione di laureati in Storia dell'arte, Archeologia e altre materie equipollenti sempre nello stesso museo o per la formazione e l'inserimento di italiani disoccupati e inoccupati di lunga durata».

Il post, che fa seguito a numerose polemiche sorte in merito al progetto, anche da alcuni esponenti politici del territorio, ha fatto immeditamente il giro della rete scatenando una certa indignazione.

A prendere posizione Cesare Liaci, presidente di CoolClub.it, vicepresidente del Distretto Produttivo 'Puglia Creativa', responsabile della Rete Territoriale di Lecce, che ha espresso il suo disappunto in merito alle polemiche sui progetti Musei Accoglienti e "Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti".

«Purtroppo alimentata anche da alcuni operatori del settore, giorni impazza una inutile polemica attorno a "Musei Accoglienti", un progetto sperimentale realizzato da Eccom, Cir e Swapmuseum e promosso dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia (Loredana Capone) e dal Teatro Pubblico Pugliese.
Il progetto, sperimentale e innovativo, vuole promuovere la formazione, la partecipazione e l’interazione con le comunità straniere residenti in Puglia e rendere più accessibili a tutti i luoghi della cultura. "Attraverso un processo di formazione e rafforzamento delle competenze degli operatori museali e dei mediatori culturali, i migranti e rifugiati saranno coinvolti nella co-progettazione di nuovi percorsi di visita e narrazione dei Musei", si legge nella presentazione».

«Purtroppo però,- prosegue Lici -  oltre alla mancata comprensione del testo e delle finalità del progetto, quello che si denota in questo striscione come in molti degli interventi letti sui social è un razzismo strisciante».
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